Si è chiusa la fase preliminare delle consultazioni che ha portato ieri alla definitiva composizione delle liste che supporteranno i tre candidati alla poltrona di sindaco della città dei vivai. Le delegazioni hanno letteralmente invaso il Palazzo municipale intitolato ai magistrati Falcone e Borsellino, recandosi al cospetto della segretaria comunale Carmela Vitetta, che ha accolto dapprima l'ex sindaco sfiduciato Domenico Munafò e la sua squadra, e successivamente i rappresentanti dei candidati Bartolo Cipriano e Nino Chiofalo con l'associazione Cinquesei.
Tra conferme, nuovi ingressi e veri e propri colpi di scena (le riunioni delle rispettive coalizioni sono durate fino a tarda notte), ieri si è materializzato il nuovo scenario. Il cardiologo Munafò, sindaco di Terme Vigliatore fino alla sfiducia del dicembre scorso, ha trovato la quadra anche grazie al supporto dell'ex senatore della Repubblica Domenico Scilipoti Isgrò e ad una lunga serie di new entry della politica che lo stesso medico ha definito una vera e propria «risorsa» dentro la proposta "Libertà e Verità". Ma c'è di più, perché ad accompagnarlo alla rincorsa al posto sfuggito di mano a causa del dietrofront della sua stessa maggioranza ci sarà il movimento.
Altra storia, che dopo il diniego di Orizzonte comune, poi sfilatosi dalla tornata elettorale, si era inizialmente accasato con i Cinquesei, sfumato poi a causa del patto d'alleanza tra il candidato sindaco Chiofalo e Prima il Territorio del parlamentare regionale leghista Antonio Catalfamo. Con Munafò ci saranno gli assessori designati Cannarella Kathiuscia Roselande e l'ex vicesindaco Angela Ginevra. A completare la formazione, oltre all'ex senatore e a Salvatore Isgrò di Altra storia, Agostino Semprebello, Giuseppe Tamo, Carla Mazzeo, Loredana Tindara Cicero, Rosalba Catalfamo e Veronica Barone.
Costruita per stravincere la lista "Bartolo Cipriano sindaco", plasmata dai parlamentari regionali Tommaso Calderone e Pino Galluzzo. Il farmacista si è dichiarato «pronto a ricostruire una cittadina che si merita di meglio di questa oscurità». Non poche le difficoltà per "chiudere" l'elenco con i 12 nominativi, uno dei quali è il geologo ed assessore designato Domenico Feminò. Scelta di campo anche per gli altri due assessori, Domenico Genovese per il partito Diventerà Bellissima e l'ex consigliere uscente di Nuova Rinascita Davide Abbate, scelto da Forza Italia. Espressione di gruppi politici, precedenti amministratori ed eredi di diverse famiglie che nel tempo hanno marcato il campo della politica cittadina sono gli altri consiglieri candidati: Claudio Recupero, Emilia Salvo e Gigia Iannello fanno parte dell'area Galluzzo, che dalla segreteria politica ha fatto scendere in campo Tonino Genovese, nipote dell'assessore designato. Per la quota riconducibile a Calderone confermati i consiglieri uscenti Fabio Valenti ed Emanuela Ferrara, insieme all'avvocata Florinda Duci, figlia dell'ex sindaco di Terme, e all'ultima della lista Patrizia Barbera. Oltre a Feminò, nell'ala riconducibile a Cipriano anche Chiara Raissa Crisafulli, l'ex revisore dei conti del comune di Terme e di Barcellona Massimo Giambò e l'ex assessore Daniele Biondo.
Gli ultimi a presentare la lista sono stati i Cinquesei del candidato Nino Chiofalo, che nello slogan "Ora" hanno fatto convergere la Lega e la candidata Ida Siracusa, espressione di un gruppo sostenuto dagli ex amministratori Carmelo Costantino, Nino Cipriano e Tania Papa. Assessori designati saranno i consiglieri uscenti Stella Roberta Giunta e Giovanni Zanghì, con quest'ultimo che ha fatto sapere che si concentrerà esclusivamente per la carica di consigliere, lasciando spazio nell'esecutivo in caso di elezione a sindaco di Chiofalo. Completano il quadro, oltre ai due assessori designati e a Ida Siracusa, i due in quota Lega Maria Francesca Mirabile e Giuseppe Mandanici, l’imprenditore Carmelo Biondo e l'ex consigliere Carmelo Scilipoti, ed i giovani Chiara Calabrò, Jessica Pantano, Maurizio Morabito e Youb Brahim, quest'ultimo collante e riferimento della comunità musulmana radicata sul territorio termense.
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