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Gueli agli studenti: la verità, scomoda ma necessaria. Vicini ai giornalisti “con la schiena dritta”

Il presidente dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia ha inaugurato Unime Gds Lab

“I sogni vanno alimentati con passione e costruiti, senza mai lasciare nulla al caso: il giornalismo, come qualsiasi altra professione, richiede impegno, dedizione, apertura al confronto con chi ha maggiore esperienza, ma soprattutto tanta passione”. Con queste parole, il presidente dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia Roberto Gueli, si è rivolto questa mattina agli studenti universitari dei corsi di laurea in giornalismo. Gueli, vicedirettore nazionale Tgr Rai, che poco più di un mese fa ha raccolto il testimone del collega Giulio Francesce alla guida del prestigioso ordine professionale siciliano, è intervenuto in collegamento web per inaugurare il laboratorio di tecnica giornalistica Unime Gds Lab, promosso da Società Editrice Sud con l’Ateneo di Messina, finalizzato al consolidamento del percorso accademico con attività formative pratiche. Accolto dalla giornalista Natalia La Rosa, responsabile dell’inserto Noi Magazine, in diretta dall’auditorium di Gazzetta del Sud, Gueli, ha dialogato con gli studenti delle scuole messinesi e calabresi della GDS Academy; l’iniziativa, nata dalla sinergia tra Ses e Unime, i cui studenti già collaborano settimanalmente alle pagine dell’inserto giovane di Gazzetta del Sud «Noi Magazine», rientra nel ciclo di appuntamenti di Gds Academy nell’ambito del progetto «Gazzetta del Sud in classe con Noi Magazine». Formazione e informazione: un binomio fondamentale per la crescita personale e culturale dei giovani, impegnati e responsabili protagonisti dell’attualità sul quale l’Ateneo Peloritano e la Ses, hanno voluto scommettere attraverso questa prestigiosa iniziativa, come ha sottolineato in collegamento da Palermo, il suo presidente e direttore editoriale Lino Morgante, presidente della fondazione Bonino Pulejo che ha fortemente sostenuto l’evento, nella sua mission di promozione dell’eccellenza culturale per i giovani siciliani e calabresi.

Far dialogare scuola e Università

A ribadire la necessità di un dialogo attivo fra Scuola e Università, suggellato dall’informazione - già richiamato nella recente Conferenza Regionale dell’Istruzione, promossa dall’Assessorato Siciliano all’Istruzione dal ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi e dalla ministra dell’Università e ricerca Maria Cristina Messa - è stato il rettore dell’Università degli Studi di Messina Salvatore Cuzzocrea intervenuto in collegamento , il quale ha sottolineato l’impegno editoriale di Ses nella diffusione dell’informazione di qualità. Dal percorso formativo da scegliere per intraprendere la carriera giornalistica ai “rischi” del mestiere, legato a precisi doveri deontologici che impongono il rispetto della verità sostanziale dei fatti; dal valore del quotidiano, prezioso strumento d’informazione responsabile e certificata, alla diffusione dei nuovi canali multimediali che hanno cambiato le modalità di comunicazione in termini di velocità e qualità, con la conseguente crisi che ha investito il mondo dell’editoria negli ultimi anni, gli studenti dei licei messinesi “Archimede” e “S. Ignazio” (diretti da Laura Cappuccio e Maria Muscherà), del “Costanzo” di Decollatura in provincia di Catanzaro e dell’Istituto tecnico di Acri in provincia di Cosenza (diretti da Antonella Mongiardo e Franca Tortorella) hanno avuto la possibilità di dialogare in maniera approfondita con Roberto Gueli e il presidente Morgante.

Partendo dalla sua esperienza professionale (nata quando ancora bambino rientrava a casa e subito s’immergeva nella lettura del quotidiano con i genitori o simulava la conduzione di un telegiornale sotto gli occhi stupi t i della mamma) Gueli, che prima di diventare un affermato professionista ha vissuto l’esperienza del precariato, ha ricordato come la tecnologia e la multimedialità abbiano modificato l’editoria tradizionale e la fruizione del prodotto giornalistico: “Noi tutti siamo figli della tecnologia, è fondamentale adeguarsi alle innovazioni cercando però di evitare le incursioni negative dei social che, attraverso la diffusione delle fake news, distraggono dalla veridicità dell’informazione”.

Un fronte comune contro le fake news

Menzionando l’attentato del quale è stato vittima ieri il collega della Rai Orazio Aleppo, al quale è stata espressa unanime solidarietà, Gueli ha parlato del ruolo “scomodo” dei giornalisti con la schiena dritta “ persone che con la verità hanno toccato interessi intoccabili” - ricordando l’impegno di tutela al quale l’Ordine professionale è preposto. "Siamo vicini a tutti coloro che dicendo la verità toccano interessi che non vanno toccati. Dire la verità è scomodo, difficile, ma fondamentale è questo ciò che voglio dire agli studenti che stanno accarezzando anzi costruenso il sogno di diventare giornalisti". Rispondendo alle domande degli studenti e studentesse, Gueli li ha invitati a visitare la sede dell'Ordine a Palermo, presidio di legalità in un immobile confiscato alla mafia, auspicando poi un fronte comune nel mondo della comunicazione contro chi diffonde notizie non vere e invitando a riconoscere una notizie "cercandola", cioè rivolgendosi a fonti accreditate, quali gli organi d'informazione professionali. Il presidente OdG Sicilia ha inoltre plaudito allo sforzo di coesione tra scuole, università mondo del giornalismo, assicurando il sostegno dell'Ordine a iniziative, come quella promossa da Ses, che costituiscono momento di confronto e dialogo costruttivo . In merito alla divulgazione delle notizie, che se non verificate e non provenienti da fonti certificate generano confusione alimentando la disinformazione come spesso è accaduto dall’inizio della pandemia, Gueli ha ribadito il ruolo dei giornalisti , “sentinelle attive su i fatti”, che non possono e non devono sostituirsi agli esperti.

Informazione digitale e tradizionale sono complementari

Sui rischi e le opportunità della Rete - “una grande autostrada nella quale s’inseriscono in maniera complementare i quotidiani tradizionali e i nuovi media - è intervenuto il presidente Morgante richiamando i giovani a una fruizione consapevole e responsabile. “ Il digitale non è un’alternativa alla carta stampata”, ha detto il presidente di Ses parlando del problema del calo delle vendite (il giornale più diffuso al mondo con 12 milioni di copie è giapponese, un paese ipertecnologico, mentre in Italia la stampa dei quotidiani arriva a 1 milione e 600 mila copie appena) legato a un problema culturale che inizia a scuola. “Si legge poco e si scrive meno”, ha detto Morgante, auspicando che il cartaceo possa riacquisire la sua posizione privilegiata grazie anche al contributo che a Ses - tra le più importanti realtà produttive del meridione , che stampa 9 quotidiani garantendo anche la pluralità informativa sui propri territori - continua a dare e invitando gli studenti ad assistere al processo di stampa dei quotidiani, “un’esperienza particolarmente emozionante”. Fondamentale dunque una rete formativa come quella creata dall’Università di Messina con la Ses, per consentire agli studenti di “affinare la capacità critica, che va oltre il compimento professionale, rafforzando l’interazione fra l’informazione tradizionale e i nuovi canali di comunicazione”, ha detto il pro rettore vicario Giovanni Moschella, che ha ribadito l’impegno della governance d’Ateneo proiettato ad accogliere le istanze degli studenti per adeguare al meglio l’offerta formativa dei corsi di studio.

Per gli aspiranti giornalisti: leggete e scrivete

Stare dentro l’attualità raccontando i fatti in maniera obiettiva, con la possibilità di esprimere giudizi personali e orientare la conoscenza del lettore o del telespettatore senza distorcere la realtà: è quest o l’identikit del giornalista, una figura profession al e che continua ad affascinare i giovani richiedendo rigore e padronanza di linguaggio. A dichiararlo, nel videomessaggio di saluto rivolto agli studenti dei corsi di laurea in giornalismo, il direttore responsabile della Gazzetta del Sud Alessandro Notarstefano. “Il laboratorio di tecnica giornalistica Unime Gds Lab inaugurato oggi è un’esperienza significativa e reciprocamente proficua per l’Ateneo e per la Ses, che ha la possibilità di dialogare con i giovani impegnati nello studio e nella creazione della propria identità, un’esperienza vitalizzante per chi fa questa professione da 35 anni”, ha dichiarato Notarstefano. Il direttore della Gazzetta, citando il saggio di Nietzsche “Considerazioni inattuali” (o secondo la giusta traduzione dal tedesco “Considerazioni intempestive”) ha spiegato agli studenti che per chi fa giornalismo essere “intempestivo” consente di relazionarsi con la realtà con il distacco necessario a una corretta interpretazione dei fatti. “In un tempo in cui l’informazione è caratterizzata da una notevole velocità di diffusione, per il giornalista diventa importante la capacità di distacco, indispensabile per riflettere prima di esprimere il proprio parere”; ecco perché solo le testate giornalistiche o televisive che producono un’informazione legata a fonti attendibili e autorevoli suggellano nel tempo con il lettore o il telespettatore un patto di fiducia.

Presenti scuole e Università

All’incontro, in modalità mista trasmesso sul canale YouTube di Gazzetta del Sud sono intervenuti Martina Maricchiolo, una delle studentesse del laboratorio di tecnica giornalistica iscritta al secondo anno di scienze dell’informazione, Gianluca Carbone, coordinatore di Universo Me la testata giornalistica multiforme dell’Ateneo peloritano e la docente coordinatrice delle Consulte studentesche della Calabria Franca Falduto, i direttori dei dipartimenti universitari di Scienze politiche e giuridiche Mario Calogero, Civiltà antiche e moderne Giuseppe Giordano, la professoressa Cinzia Ingratoci in rappresentanza del direttore del dipartimento di Giurisprudenza Francesco Astone, il prof. Marco Centorrino, associato di sociologia dei processi culturali e comunicativi e coordinatore del Corso di laurea in Scienze dell’informazione, tecniche giornalistiche e social media, l’avvocato Salvatore Ruggero Arena e la dottoressa Santina Calarco consiglieri della Fondazione Bonino Pulejo. Presenti anche i giornalisti dello staff di Noi Magazine Giovanna Bergantin, Tania Toscano, Stefania Marasco, Luigina Pileggi, Eleonora Delfino, Cristina Cortese e Domenico Marino e la docente e giornalista Tania Toscano consulente del progetto “Gazzetta del Sud in classe con Noi Magazine”. Nella seconda parte della mattinata spazio a un ampio dibattito che ha visto protagoniste le scuole messinesi e calabresi con il rettore Cuzzocrea, il pro rettore Moschella, i direttori di dipartimento e i delegati all’orientamento tra cui le docenti Maria Francesca Tommasini per il dipartimento Scipog e Elpida Piperopoulos per il dipartimento di Ingegneria. Dagli indirizzi di studio degli istituti all’offerta formativa universitaria è emersa la necessità di un riscontro rispetto alle attitudini personali e alla possibilità d’inserimento dei giovani alla fine del percorso formativo. “Noi operiamo su un territorio carente della punto di vista del tessuto produttivo; dobbiamo formare gli studenti ma dare anche strumenti utili per l’inserimento nel mondo del lavoro”, hanno ribadito il rettore Cuzzocrea e il pro rettore Moschella. Fra le iniziative portate avanti dall’Ateneo, l’orientamento junior promosso dal dipartimento di Scienze politiche e giuridiche che consente agli alunni delle scuole primaria e secondaria di primo grado di approfondire la conoscenza di alcune tematiche importanti quali cittadinanza attiva, legalità, lingue straniere arte e cultura locale. Al webinar hanno partecipato gli istituti superiori messinesi Ainis con il dirigente Elio Parisi, S. Ignazio con la dirigente Maria Muscherà, Jaci con la dirigente Maria Rosaria Isgrò, Caio Duilio con la dirigente Maria Schirò, Bisazza con la dirigente Giovanna Messina, Archimede con la dirigente Laura Cappuccio, La Farina con la dirigente Caterina Celesti, Verona Trento con la dirigente Simonetta Di Prima, Copernico di Barcellona con la dirigente Angelina Benvegna, i comprensivi Gravitelli Paino con la dirigente Domizia Arrigo, Giovanni 23mo con la dirigente Daniela Pistorino, Evemero da Messina con la dirigente Angela Mancuso, Torregrotta con la dirigente Barbara Oteri e il prof. Tonino Battaglia, San Francesco di Paola con la dirigente Giovanna Messina, Pascoli Crispi con la dirigente Giusy De Luca, S. Margherita con la dirigente Fulvia Ferlito, Manzoni Dina e Clarenza con la dirigente Concetta Quattrocchi, La Pira Gentiluomo con la dirigente Luisa Lo Manto, Mazzini con il dirigente Domenico Maiuri, Drago con la dirigente Virginia Ruggeri.

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