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La prefetta Di Stani agli studenti: "Credo nel valore del dialogo con i ragazzi"

Aperte al dialogo con la cittadinanza, pronte a condividerne responsabilità, bisogni e disagi, capaci di leggere il  territorio attraverso strumenti adeguati alle circostanze: le Istituzioni hanno un volto, una voce ma soprattutto un cuore, e quello della neo prefetta di Messina Cosima Di Stani è davvero grande. La sua sensibilità, le  competenze, la capacità di adeguarsi al cambiamento e la voglia di operare per il bene della comunità hanno fatto  breccia tra i tantissimi studenti messinesi e calabresi che oggi hanno avuto l’opportunità di confrontarsi con  lei su questioni di grande importanza in maniera diretta e senza riserve.
“Credo nel dialogo con i giovani e nel ruolo della  scuola indispensabile, assieme alla famiglia, nei processi di crescita della società del futuro, favorendo lo sviluppo di un  pensiero critico coerente”. Tarantina, classe 1960, con un lungo percorso professionale alle spalle che l’ha vista  operare in Puglia, Calabria e Sicilia, la rappresentante del Governo è stata ospite d’onore  dell’evento web promosso dalla Società Editrice Sud in collaborazione con il liceo scientifico  “Archimede” nell’ambito del progetto “Gazzetta del Sud in classe con Noi Magazine”. Dalla maturità scientifica al liceo  “Battaglini” della sua città al desiderio di diventare avvocato, fino alla scelta di lavorare per il Ministero dell’Interno  ispirata dal coraggio di Rosa Oliva - alla quale nel 1960 la Corte Costituzionale riconobbe il diritto di accedere alla  carriera prefettizia fino a quel momento preclusa alle donne - la Di Stani, insediatasi nella città dello Stretto il 15 marzo  scorso, si è raccontata ai giovani senza riserve, sottolineando l’importanza della parità di genere raggiunta in ambito  pubblico (anche le Forze Armate nel 1999 hanno aperto le porte alle donne); un traguardo non solo formale ma anche  sostanziale, per il quale è indispensabile “avere strumenti compensativi che consentano alle donne di lavorare in piena  autonomia”.
La prefetta ha raccontato ai ragazzi come si è evoluta la sua professione (introdotta in Italia nel 1802) - a  seguito della nascita delle autonomie locali e all’avvento del principio di sussidiarietà - le cui competenze oggi si sono  maggiormente rafforzate sull’ordine e la sicurezza pubblica, la gestione delle emergenze, la tutela delle libertà civili, i  procedimenti di depenalizzazione. Da crisi a opportunità: un “passaggio obbligato” divenuto virtuoso con l’avvento della  pandemia grazie alla rete che “ha permesso una continuità di gestione in tempo reale con un costante monitoraggio  delle varie criticità”, ha detto la Di Stani.
Un  grande esercizio di resilienza del quale anche i giovani si sono dimostrati all’altezza, manifestando la volontà di ampliare i propri orizzonti culturali attraverso i canali d’informazione: un obiettivo che la  Società Editrice Sud ha cercato di perseguire con particolare attenzione nell’ultimo anno garantendo una presenza  capillare in tutte le scuole, ha dichiarato in apertura il presidente e direttore editoriale Lino Morgante accogliendo dalla redazione la prefetta Di Stani. Dalla didattica a  distanza alle criticità territoriali emerse in ambito sanitario, economico e sociale a seguito della pandemia  (responsabilità civile, guerra Stato mafia, fenomeni di bullismo e cyberbullismo), tantissime le domande rivolte dagli  studenti delle scuole messinesi e calabresi (in redazione ne erano giunte un centinaio, dimostrando l'enorme impegno e l'interesse riscosso dalla opportunità di dialogare direttamente con una figura istituzionale di alto livello) di tutti gli studenti) che hanno partecipato entusiasti al webinar trasmesso in diretta sul canale  YouTube di Gazzetta del Sud.
Fondamentale, ha spiegato la Di Stani, l’azione di monitoraggio e vigilanza svolta dalla  Prefettura in sinergia con le Forze dell’ordine per fronteggiare l’emergenza, non senza il contributo della maggior parte  dei cittadini, “rispettosi e consapevoli - ha detto - delle ricadute delle azioni e delle scelte personali sull’intera  comunità”. Da qui l’importanza del rispetto delle leggi e della Costituzione - “indispensabili come le regole di un gioco”  per il corretto funzionamento della democrazia”. Particolarmente attenta da sempre ai disagi giovanili, la Prefetta ha  ribadito l’importanza di una costante sinergia tra scuola e famiglia attraverso un dialogo approfondito, per prevenire  l’insorgenza di fenomeni come il bullismo, una deriva che negli ultimi tempi è emersa con maggiore prepotenza.
I  dirigenti del liceo “Archimede” Laura Cappuccio, Simona Sapone dell’istituto comprensivo “Radice Alighieri” di Reggio  Calabria, Ida Sisca dell’istituto comprensivo “Pertini-Santoni” di Crotone - città dove la Di Stani ha ricoperto il primo  incarico come prefetta da agosto 2017 a dicembre 2018 - e Raffaele Suppa del liceo scientifico “Morelli Colao” di Vibo  Valentia hanno manifestato l’esigenza di avere le istituzioni al fianco, per lavorando proficuamente affinchè i giovani si  responsabilizzino e diventino protagonisti di un dialogo attivo in seno alla società civile. Un impegno che anche  l’organismo delle Consulte studentesche continua a portare avanti da tempo, come hanno sottolineato la docente  coordinatrice di quelle calabresi Franca Falduto e il presidente Rosario Pio Macrì.
Presente anche il collega Cristiano  Sarno, studente del liceo “Archimede” presidente della Consulta provinciale messinese. Al webinar, moderato dalla  giornalista di Gazzetta del Sud Natalia La Rosa, responsabile dell’inserto “Noi Magazine” dedicato al mondo  dell’istruzione, erano presenti la docente e giornalista Tania Toscano, consulente del progetto di lettura, e i colleghi  delle redazioni calabresi di Noi Magazine, Giovanna Bergantin, Stefania Marasco, Eleonora Delfino e Domenico Marino.

Presenti all'evento: Liceo scientifico “Archimede”, dirigente Laura Cappuccio, docente referente Lorena Roberti; Istituto comprensivo “S. Margherita”: dirigente Fulvia Ferlito, docente referente Monica La Spada; Istituto comprensivo “Gravitelli Pajno”: dirigente Domizia Arrigo, docenti referente Monica Pino e Barbara Inferrera; Istituto comprensivo “Catalfamo”: dirigente Angelo Cavallaro, docente referente Lilly Capillo; Istituto comprensivo “Giovanni Falcone” di Quattromiglia, Rende, Cosenza: dirigente Patrizia Passarelli, docente referente Paola Bilotta; Istituto comprensivo “Pascoli”: dirigente Angelina Benvegna, docente referente Alessandra Barbera; Istituto d’istruzione superiore “Maurolico - Galilei” (Messina, Spadafora): dirigente Giovanna De Francesco, docenti referenti Costantino Lauria e Antonino Cardone; Istituto comprensivo “La Pira Gentiluomo”: dirigente Luisa Lo Manto, docenti referenti Pinella Bertuccelli e Stefania Donato; Istituto comprensivo “Manzoni Dina e Clarenza”: dirigente Concetta Quattrocchi, docenti referenti Giusy La Fauci e Bernadette Ferlazzo; Liceo scientifico paritario “Empedocle”: dirigente Angelo Miceli, docente referente Anna Zappalà; Liceo scientifico “Morelli Colao”, Vibo Valentia: dirigente Raffaele Suppa, docenti referenti Anna Melecrinis, Tonino Morelli, Vania Continanza; Istituto comprensivo “Radice Alighieri”, Catona Reggio Calabria: dirigente Simona Sapone, docente referente Antonello Lombardo; Istituto d’istruzione superiore “Pertini Santoni”, Crotone: dirigente Ida Sisca, docente referente Pasqualina Infante.

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