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Clementino infiamma piazza Duomo: "Saluti a Messina e al Pilone" FOTO | VIDEO

“Black Pulcinella” in piena regola (dal titolo del suo ultimo album e del tour), Clementino sul palco di Piazza Duomo, per l’ultimo appuntamento di “#LiveMe”, porta una filosofia musicale fatta di napoletanità e sonorità afroamericane, coniugando due mondi lontani ma tanto simili nei rispettivi vissuti. Attore, coach di “The Voice Senior”, conduttore di “Made in Sud”, ma soprattutto rapper e performer, il poliedrico artista tira fuori ancora una volta la verve da showman, tra spettacolo mainstream e mondo underground per un risultato all’insegna dell’energia.  Piazza Duomo, gremita di fan, che ne imitano le performance e lo style: mix tra commedia e intrattenimento con la “punch line”, frase ad effetto tipica delle freestyle (gare d’improvvisazione rap), a far da padrone. Un’ovazione al suo ingresso, con “Sound of Napoli”, brano del nuovo disco, ad aprire le danze. A seguire un saluto in chiave rap alla città (“Saluti a Messina e a tutto il Pilone”) e “ATM”, singolo di lancio di “Black Pulcinella”. In scaletta, sempre dall’ultimo album, “Revenge” e “Desaparecidos”, ma anche i classici del repertorio, dall’ironica e scatenata “Cos Cos Cos” alle più intimiste “O’ Vient” e “Quando sono lontano” (Sanremo 2016), passando per  “La luce” , “La cosa più bella che ho” e “Luna”, che cita nel ritornello “Kalimba de Luna”, brano cult di Tony Esposito del 1984. Il concerto è stato anticipato da una performance del quartetto femminile messinese Glorius4, che ha proposto l’ultimo singolo “A 1000 all’ora”.

Bene l'ordine pubblico

Anche la serata di ieri è andata bene e il dispositivo di viabilità è stato perfetto sotto il coordinamento del comandante Stefano Blasco che ha seguito di persona le varie operazioni. Grande disciplina in piazza (anche per questo concerto oltre seimila persone) e nessun episodio da segnalare. Unica nota stonata le segnalazioni dei residenti che hanno pagato dazio, per la chiusura veicolare di alcuni tratti, rimanendo bloccati a poche decine di metri dalle loro abitazioni. Così, alcune segnalazioni sono giunte alla redazione da parte di messinesi a cui non è stato concesso un “percorso preferenziale” per poter raggiungere, soprattutto, i parcheggi condominiali. Inaccessibile, ad esempio, corso Cavour a causa di transenne che impedivano il transito dalla via Garibaldi o dalla via XXIV Maggio o di mezzi pesanti appositamente parcheggiati lungo tutta la carreggiata. Quindi l’alternativa è stata lasciare in sosta il proprio veicolo altrove, dove capitava, ma con la “spada di Damocle” dei carrattrezzi – e sarebbero state prelevate anche auto che non intralciavano il traffico: beffa... e danno per chi non poteva raggiungere casa –.

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