“La vera musica è quando ci si guarda negli occhi; per noi musicisti suonare in streaming è stato un inferno”. Col ricordo ancora vivo di quasi due anni di esibizione da remoto e rievocando l’accoglienza dei messinesi alla tappa della reunion dei Pooh al San Filippo nel 2016, Riccardo Fogli è tornato a Messina ieri sera per il terzo appuntamento con i grandi concerti di “Luci su di Me”, il Natale della Rinascita dell’Amministrazione Comunale.
Sul palco di Piazza Duomo l’artista di Pontedera ha dialogato con la giornalista di “Gazzetta del Sud” Gisella Cicciò e col pubblico, regalando, in un’ora di concerto, un viaggio nella memoria tra i pezzi storici dei Pooh ed i successi da solista. Apertura con “Noi due nel mondo e nell’anima” (1972) e “Storie di tutti i giorni”, suo cavallo di battaglia trionfatore a Sanremo ‘82. In scaletta i brani solisti “Mondo” (1976), “Che ne sai” (1979), “Io ti prego di ascoltare” (1991), fino ad arrivare a “Per Lucia”, accorata lettera ad una ragazza di Berlino Est negli anni del Muro, firmata col cantautore catanese Vincenzo Spampinato e proposta all’Eurovision Song Contest dell’83. Dal repertorio dei Pooh anche gli evergreen “Piccola Katy” (1968), “Pensiero” (1971) e “Pierre” (1976), sul tema dell’omosessualità, cantata da Fogli a “Music Farm” nel 2004. Ad anticiparne la performance, un ricordo di Stefano D’Orazio, col quale condivise anche la tappa messinese della reunion del gruppo. “Stefano a un certo punto ha lasciato il gruppo ma ha resistito più di me – ha detto - Era un genio. Ci manca molto, e a volte ci troviamo con gli occhi lucidi. Non vogliamo che si pianga per tutta la vita, ma lo vogliamo ricordare per tutta la vita”.
Chiusura in bellezza con “Malinconia”, successo solista del 1981, e “Tanta voglia di lei” (1971), cantata all’unisono da un pubblico coinvolto dalla prima all’ultima nota. “Questo è uno spicchio di speranza – ha detto Fogli in conclusione –. Teniamo duro e vedrete che ce la faremo”. Ha accompagnato il cantante alle tastiere il Maestro Valentino Favotto.
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