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Messina, la storia di Mattia: umiltà e tenacia. Un talento a X-Factor Malta

«Non mi faccio illusioni ma coltivo il mio sogno con umiltà e tenacia. E non nascondo che un giorno mi piacerebbe diventare un cantante affermato e varcare gli studi Mediaset partecipando ad Amici». La sua voce si potrà apprezzare a "X factor- Malta", che rappresenta una bellissima e importante vetrina per i talenti canori. Ma lui, il diciassettenne Mattia Gallo, è uno dei quei giovani che scoperta la passione per il canto la coltiva con dedizione e tantissimo studio. «Sono giovane ma determinato – ha raccontato il cantante – i miei piedi sono piantati a Furci Siculo, Frequento l'IISS Salvatore Pugliatti e sono al quarto anno del Geometra. Insomma mi manca giusto un anno per decidere cosa fare da grande».

La scoperta

La passione però l' ha scoperta per caso quando il "genio" ha deciso di palesarsi in una giornata di festa per tutta la famiglia: «Sono nato e cresciuto in una famiglia assai particolare. Mia mamma Colomba mi ha trasmesso sin da piccolissimo l'amore per la musica. Lei è una cantante lirica, si è diplomata in pianoforte, e ricordo che quando apriva uno spartito per intonare una melodia classica io mi piazzavo lì estasiato per ascoltarla. Papà Giuseppe, invece, non ha nessun legame con questo mondo ma lo considero il mio "manager" che mi segue e mi incoraggia ad ogni passo. E proprio durante il suo cinquantesimo compleanno sono stato invitato a cantare una tra le più belle canzoni di Tiziano Ferro, "La differenza tra me e te". Ci fu un tripudio». Tra i 9 e 10 anni, dunque il periodo proficuo in cui ci si rese conto che quel talento andava assolutamente coltivato. E qui entrò in gioco una persona che considera assai speciale: l' artista catanese Agata Reale, seconda classificata alla sesta edizione di "Amici", il popolare programma condotto da Maria De Filippi, oggi conduttrice del talent "The Coach", vocal coach e direttrice dell'accademia "Amici in scena" di Catania. Nome che richiama il suo brillante esordio: «In questo luogo speciale – continua con tono emozionato – è iniziato il mio percorso professionale. Ma il mio impegno continua ogni giorno tra le mura domestiche perché se si vuole crescere non sì può arretrare di un millimetro. Agata richiederebbe un articolo a parte. Per me è una mamma, prima che una bravissima docente, e infatti dietro tutti i miei piccoli traguardi non ci sono solo i miei genitori ma anche lei».

I riconoscimenti

E tanti sono i riconoscimenti appesi in cameretta. Ha partecipato alla prima edizione del Live Talent "Nuove Voci" nel 2014 ad Alì Terme, presidente di giuria "Fabrizio Palma" classificandosi al primo posto con il brano di Ligabue "Piccola Stella Senza cielo". Nel 2015 ha riconfermato la sua presenza alla seconda edizione, categoria "11-16 anni", classificandosi al terzo posto con il brano di Zucchero, "Diavolo In Me", presidente di giuria Maria Grazia Fontana. Tra maggio e giugno 2016 ha superato le selezioni per il premio "Je so' pazzo" dedicato a Pino Daniele che si è svolto a Fiuggi, arrivando in finale e classificandosi al 3° posto. Ma la lista sarebbe ancora più lunga: «A Bucarest, nel 2016, – puntualizza il giovane – ho potuto dimostrare quanto vale davvero l'Italia trionfando al Festival Internazionale per interpreti e autori "Euro Pop Music Vision". E adesso, e mi viene la pelle d'oca, anche se la produzione ha fatto già trapelare la cosa sui social, posso dire che rappresenterò il mio paese a "X factor-Malta". E la selezione è stata davvero durissima. I primi provini si sono svolti a causa della pandemia online e credo che fossimo circa 1200. Poi c'è stata una scrematura e siamo rimasti in 500 che sono stati poi valutati direttamente a Malta in diverse giornate». Mattia intanto con umiltà ammette di volare basso e di non avere idoli, perché ascolta tutti i generi musicali. Tifa per Davide Patti, suo amico, che proprio in questi giorni si sta preparando per la finalissima di Sanremo Junior, e ringrazia la sua scuola, che non gli ha fatto mai mancare il suo sostegno. E ai ragazzi, suoi coetanei, lancia un messaggio assai significativo: «Io credo che nella vita – conclude – bisogna credere nei propri sogni. E abituarsi anche alle porte sbattute in faccia, perché anche quelle ti aiutano a crescere e a maturare ».

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