Potrebbero partire nella tarda primavera i lavori di riqualificazione della linea tramviaria. Un’opera che che più che al cityway servirà alla città, alla sua mobilità ma anche al suo sviluppo architettonico e commerciale.
Due anni e quattro mesi di lavori che non saranno una facili da mandare giù per la città, ma che serviranno, fra le altre cose, a restituire dignità alla cortina del porto e a Provinciale, e a “ringiovanire” piazza Cairoli e viale San Martino.
L’ultima riunione dello scorso anno del cda di Atm ha, di fatto, chiuso la gara d’appalto confermando l’aggiudicazione proposta dalla commissione di gara. Si occuperà dell’opera la ditta Ingegneria Costruzioni Colombrita di San Giovanni La Punta che ha offerto un ribasso pari al 13,222% sull’importo posto a base di gara di 25.759.009,34 euro, ovvero 22.353.153,15 euro. Raggiunto dunque l’obiettivo primario di aggiudicare la gara nei termini fissati della normativa del 31 dicembre scorso. Adesso l’Atm e il Comune aspettano la convocazione della Conferenza Speciale di Servizi da parte dell’Assessorato Regionale alle Infrastrutture. Quella che viene attivata per tutti quei progetti di valore rilevante e che necessitano di più pareri autorizzativi. All’esito della conferenza dei servizi (la cui calendarizzazione è stata richiesta in più occasioni) l’Atm procederà con il progetto esecutivo e successivamente si potranno avviare i cantieri che dovrebbero partire in tarda primavera. L’azienda etnea avrà 120 giorni per stilare il progetto esecutivo, ma il definitivo è già ad un buon livello di progettazione.
Cosa cambierà
L’impatto più forte della riqualificazione della linea tramviaria è quello della riduzione ad un solo binario a Provinciale e alla cortina del porto (dalla fermata di Porta Imperiale a Municipio) dove le attività commerciali sono rimaste soffocate dalla creazione del doppio binario. Saracinesche abbassate, attività cessate e un’evidente difficoltà a raggiungere quei luoghi, un tempo battutissimi. Adesso, con una sorta di senso unico alternato, ci sarà la possibilità di restituire, in quei tratti, sfogo ai marciapiedi e di conseguenza alle attività della zona. A piazza Cairoli, sparirà la struttura in ferro, per tutti la “griglia”, che non è mai entrata nel cuore dei messinesi. Poco distante, sarà allargato il marciapiede di viale San Martino destinato a diventare la nuova vera isola pedonale della città. E poi piazza della Repubblica, la stazione, sarà rivoluzionata con l’unico piano di calpestio e la revisione della linea tramviaria che non farà più il giro della piazza.
«Con l’aggiudicazione della gara si avvicina sempre più il processo di rinnovamento della linea tramviaria di Messina – ha detto il presidente di Atm, Giuseppe Campagna – che vedrà a breve la messa in servizio della quarta vettura revampizzata, che già è stata consegnata. Al termine dei lavori la nostra città potrà godere di un servizio all’avanguardia totalmente rivoluzionato con la flotta tram al completo». Soddisfatti anche Federico Basile e il vicesindaco, Salvatore Mondello.
«Tassello dopo tassello stiamo componendo un sistema di mobilità sempre più competitivo e che ci porterà ad avere una qualità della vita sempre migliore». «Si continua a lavorare alacremente – ha detto Mondello – a quello che è un nuovo modo di pensare la mobilità ma soprattutto quella che è la visione di Messina 2030».
Per completare l’opera serviranno due anni e 4 mesi, ma ovviamente il cantiere non potrà partire contemporaneamente dappertutto. L’auspicio di Atm e Comune è quello di partire da nord, dove va ammodernato il capolinea e sanata la linea sul viale della Libertà dove si accumula la pioggia. Il servizio sarebbe ridotto fra Gazzi e la Stazione, fino a che gli operai non si sposteranno al centro. A quel punto il, tram, fino alla fine dei lavori, andrà in... aspettativa.
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