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Archeologia, nuove scoperte nella necropoli di Milazzo

La campagna di scavo, avviata con i fondi del proprietario del terreno e proseguita grazie ad un finanziamento regionale di 140 mila euro, ha restituito nuovi e interessanti elementi per la conoscenza dei riti funerari

Nel centro urbano di Milazzo, in contrada San Giovanni-Vico Malta, all’interno di un’area già nota per l’interesse archeologico, è stato individuato uno dei pochi lembi non ancora indagati della necropoli meridionale di età greca. Il settore di ricerca, su cui è in corso un’indagine archeologica della soprintendenza dei Beni culturali di Messina diretta da Mirella Vinci, si svolge sotto la direzione di Giuseppe Natoli e la direzione scientifica di Annunziata Ollà, entrambi dell’ente.

La campagna di scavo, avviata con i fondi del proprietario del terreno e proseguita grazie ad un finanziamento regionale di 140 mila euro, ha restituito nuovi e interessanti elementi per la conoscenza dei riti funerari nel periodo tra gli inizi del VI e gli inizi del V secolo a.C. che integrano la conoscenza relativa alle 198 sepolture pluristratificate, finora indagate.

"Milazzo continua a restituire importanti testimonianze del suo passato - evidenzia l’assessore regionale ai Beni culturali e all’identità siciliana, Elvira Amata - contribuendo ad arricchire la conoscenza dello sviluppo topografico dell’antica necropoli greca. Grazie al lavoro della soprintendenza di Messina acquisiamo nuovi tasselli che ci aiutano a ricostruire la storia del territorio per una lettura sempre più completa e ricca del nostro passato»

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