In questi giorni è la seconda domanda che di più i messinesi si pongono. La prima è “chi sarà il sindaco?” la seconda è : “ma quest’anno la Vara si fa?’”. Per la prima risposta oggi avremo qualche indicazione più precisa, forse anche la risposta definitiva, per la seconda c’è invece una certezza. La processione di Ferragosto si farà.
La città ha perso per due anni la manifestazione simbolo della sua identità. Il covid ha cancellato una tradizione che proseguiva ininterrottamente dal secondo conflitto mondiale, settanta anni in cui tre generazioni avevano imparato cosa volesse dire essere messinesi il 15 agosto.
La festa dei 100.000 è la Vara in città, una fiumana di gente che segue quel carro da 8 tonnellate trainato da altri messinesi devoti che non si perderebbero per nessuna ragione al mondo quegli strappi a piedi nudi. E quindi figuriamoci quanto possano aver sofferto nel 2020 e nel 2021 tutte queste persone che hanno sperato per due estati, mentre il covid era stato messo da parte sulle spiagge, che si perpetuasse la secolare tradizione. E adesso a due mesi dal mezz’agosto il conto alla rovescia è ripartito. Nessuna delle istituzioni che sono parte in causa nell’organizzazione ha sollevato perplessità o remore sulla processione nella forma e nei numeri che abitualmente l’accompagnano.
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