E’ stata inaugurata a palazzo D’Amico alla presenza del sindaco Midili, dell’assessore Alesci e delle principali autorità civili e militari, la mostra “Luigi Rizzo e gli eroi ritrovati, promossa dalla nipote dell’Ammiraglio, Giuseppina Rizzo che è riuscita a rintracciare i discendenti dei 16 personaggi di Premuda, imbarcati sui due Mas che hanno abbattuto la corazzata austriaca, raccontando così le loro le loro storie o almeno lo stato di servizio nella Regia Marina di ognuno di loro per conservare e tramandare il loro ricordo. Un impegno straordinario quello della signora Rizzo che è riuscita a coinvolgere nelle varie regioni di nascita, le sezioni A.N.M.I., gli archivi anagrafici e soprattutto i parenti (nipoti e pronipoti) dei membri di quegli equipaggi. Tutto il materiale raccolto, (fotografie, estratti dei fogli matricolari, articoli d'epoca, cimeli) è stato catalogato ed ordinato dando così la possibilità di ricostruire fedelmente il percorso di vita vissuto da ognuno dei protagonisti, che i visitatori potranno apprezzare grazie alla predisposizione di un pannello esplicativo per ogni membro dei due equipaggi. Nella mostra sono ricordate poi le figure storicamente fondamentali per l'Italia e soprattutto nella vita di Luigi Rizzo: l’ammiraglio Paolo Thaon di Revel e l’amico e martire Nazario Sauro e viene proposta anche la storia della “Corazzata di Sua Maestà Szent Istvan", dal giorno del varo al 10 giugno 1918, grazie alle storie dei marinai ed ufficiali che, imbarcati sulla corazzata, riuscirono a salvarsi e che hanno raccontato particolari su quello che avvenne, anche in contrasto con i rapporti ufficiali. “L’auspicio – ha detto nel suo messaggio, letto dal fratello Francesco, la signora Rizzo ¬ è che questa mostra che ha voluto raccontare soprattutto le storie dei 16 di Premuda, molto spesso dimenticati. lasci nel visitatore il ricordo non solo degli atti di eroismo che hanno compiuto durante la Grande Guerra, ma soprattutto il lato umano che ciascuno di loro ha dimostrato nella propria vita. Proprio per questo, finita la mostra, i 16 rimarranno insieme a Milazzo, nella Sala Espositiva “Luigi Rizzo” per continuare ad essere ricordati attraverso i loro racconti e quelli dei discendenti. All’inaugurazione sono intervenuti anche una delegazione dell’istituto Nautico di Milazzo guidata dalla preside Stefania Scolaro e i rappresentanti dell’associazione marinai d’Italia di Reggio Calabria (Sabrina Martorano) e Messina (Francesco Alessi). Quest’ultimo ha letto un messaggio del presidente nazionale, ammiraglio Pierluigi Rosati il quale ha sottolineato la valenza della mostra che resterà aperta sino a domenica prossima. “Ricordare è prima di tutto un dovere civico e serve per non dimenticare uomini, che hanno compiuto gesta leggendarie (eroi noti e no), credendo fortemente nei valori e negli ideali più nobili, che dobbiamo mantenere sempre vivi per tramandarli alle nuove generazioni”.