Dando continuità al suo impegno di ricerca e valorizzazione delle forme più emblematiche del Carnevale di tradizione siciliana, il Museo dei Peloritani torna ad incontrare “Il Volto e la Maschera”.
Giunto alla XV edizione, l’appuntamento con i cerimoniali carnevaleschi di tradizione, avvertiti ancora oggi, nonostante le radicali e profonde trasformazione sociali e culturali, cui si è aggiunta la crisi pandemica del covid dei nostri giorni, come tratti identitari, dalla forte valenza rigenerante e festiva, da molte comunità, offre quest'anno un doppio viaggio all'origine del Carnevale e del suo straordinario carattere trasgressivo e di rifondazione utopica della società.
Arricchendo la sua già ampia collezione di costumi carnevaleschi, al Museo dei Peloritani si aggiungono quest’anno tre maschere dai tratti arcaici, riproduzioni filologiche di quelle esposte nel Museo Giuseppe Pitrè di Palermo, riplasmate splendidamente in cartapesta dal giovane e talentuoso scultore messinese Emanuele Castrianni.
Tratto distintivo di ogni Carnevale di ogni tempo, perché consente di assumere un’identità altra da sé, esorcizzando nel contempo l'angoscia della morte, le maschere mettono in scena un mondo alla rovescia, in un provvisorio ribaltamento di ruoli e gerarchie sociali, dalla carica eversiva.
Di assoluto rilievo il profilo figurativo di queste tre maschere di antica memoria, per i tratti grotteschi e deformi di una; dall’espressione allucinata e solare, l'altra; e dai lineamenti taglienti e dallo sguardo indagatore ed enigmatico della terza. Rinsaldando poi i proficui rapporti di collaborazione che ormai da anni si alimentano fra il Museo dei Peloritani e la Biblioteca Universitaria Regionale “Pietro Longo", in coproduzione verrà proposto in video un'originale performance su un archetipo carnevalesco, ovvero un testo medievale di origine francese incentrato su La Battaglia di Carnevale e Quaresima
Si tratta di una originale rilettura per voci e musica, messa in scena qualche anno fa nella chiesa di S. Maria Alemanna, da Giuseppe Severini e Shirim Demma, su progetto del Museo dei Peloritani.
Il docufilm proposto è stato rigenerato graficamente, corredato da sottotitoli per una piena comprensione di questo originale scontro, allegorico ed immaginifico, tra le schiere del magro quaresimale, rappresentato dai pesci, e dal grasso festivo dalla carne, dal maiale alla cacciagione, in uno scontro fantasmagorico in stile epico cavalleresco, risolto dall’intervento finale a sorpresa riconciliante e risolutivo del barone Natale.
Sia le tre maschere che il docufilm saranno in esposizione e in visione, assieme ad una mostra bibliografica sul tema carnevalesco allestita nella sala lettura della Biblioteca Universitaria Regionale a partire da venerdì mattina alle 11
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