La prossima settimana del Cortile Teatro Festival, edizione del decennale, sarà dedicata soprattutto al ricordo di Mattia Torre – scrittore, drammaturgo, regista e sceneggiatore -, prematuramente scomparso nel 2019 alla vigilia della lavorazione di “Figli”, quello che avrebbe dovuto essere il suo film e che recentemente ha ottenuto il David di Donatello proprio per la sceneggiatura da lui firmata.
A ricordarlo nel migliore dei modi ci saranno Carlo De Ruggieri e Valerio Aprea, che sono fra gli interpreti di “Figli” (i protagonisti sono Paola Cortellesi e Valerio Mastandrea) e che hanno fatto parte del cast di “Boris”, serie tv di grande successo di cui Torre era uno degli autori. Si comincerà il 12 e il 13 luglio, nel Cortile Calapaj – D’Alcontres, con “Ogni bellissima cosa” di Duncan MacMillian e Jonny Donahoe. In scena Carlo De Ruggieri, regia di Monica Nappo, produzione di Nutrimenti Terrestri. Macmillian, premiatissimo autore inglese, ci racconta qualcosa che è un po’ la sua vita ma è un po’ la vita di tanti di noi, e così facendo inizia a costruire una mondo sotto i nostri occhi dove il teatro è un gioco per bambini alla sua massima potenza.
E allora tutti possono diventare parte della storia e far giocare alcuni personaggi con noi, allora una giacca può diventare un cane e una lista di bellissime cose può ricomparire dopo 20 anni magicamente da una scatola, quando ormai sei un adulto. Il 14 luglio un evento speciale del Festival: la proiezione del fim “Figli” nell’Area Iris e incontro con De Ruggieri e Aprea. Infine il 15 (Area Iris) e il 16 luglio (Cortile Calapaj – D’Alcontres) sarà in scena Valerio Aprea, interprete di “Gola” di Mattia Torre, un monologo che in realtà ne contiene altri due – “Colpa di un altro” e “Yes” – oltre a una parte di “In mezzo al mare”, e fotografa un paese in balìa di una fame atavica, e votato inesorabilmente al raggiro, alla menzogna, al disperato inseguimento di un lusso sfrenato e delirante. Il tutto sulle musiche di Giuliano Taviani e Carmelo Travia composte per “Figli”.
Oggi 9 luglio, inoltre, parte il laboratorio, condotto da Michele Sinisi, famoso regista, autore e attore. Si chiamerà “Showreel” e andrà avanti in varie location fino al 16 luglio. «Lo showreel - spiega Sinisi - è il riassunto della carriera di un attrice/attore attraverso brevi spezzoni dei filmati che lo vedono coinvolto, i punti più significativi del suo percorso professionale in video. Lo si crea per presentarsi all’attenzione degli addetti ai lavori come registi e casting director. Io non ne ho mai avuto uno, nonostante la mia agente mi esorti continuamente a farlo. E lei ha ragione, è una mia pecca… mi riprometto di farlo subito. In ogni caso, sono sempre più consapevole del fatto che la vita reale, fuori dallo show, che gira intorno ai frammenti spettacolari, ciò che accade in mezzo, tra uno spezzone e l’altro di un percorso artistico, racconta storie più intense ed emozionanti del tentativo di rappresentarsi».
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