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Messina, sopralluogo di Samonà per il restauro del "gioiello" San Giovanni di Malta

La fondazione del primo nucleo della Chiesa risale al VI secolo, oggi la visita dell'assessore regionale ai Beni Culturali Alberto Samonà

L’assessore dei Beni Culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà, insieme alla Soprintendente di Messina, Mirella Vinci, ha effettuato un sopralluogo tecnico nella Chiesa di San Giovanni di Malta - San Placido e dei Compagni Martiri, a Messina. Oggetto del sopralluogo, fanno sapere dall’assessorato, una valutazione degli interventi necessari al recupero della parte ipogea e al restauro delle statue dei santi, poste sull'altare maggiore.

L'assessore è stato accolto dal rettore della Chiesa, monsignor Angelo Oteri, e dallo storico dell’arte Marco Grassi, che ha raccontato le origini e l’evoluzione dell’importante edificio di culto. Alla visita erano presenti, fra gli altri, il professore Placido Bramanti, il parlamentare regionale Antonio Catalfamo, il sindaco di Furci Siculo, Matteo Francilia, Franz Riccobono, membro del Consiglio regionale dei Beni culturali, e Rosa Maria Lucifora, ispettrice dei Beni culturali.

«La Chiesa di San Giovanni di Malta - sottolinea l’assessore dei Beni Culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà - è una preziosa testimonianza dal punto di vista storico, artistico e religioso, oltre che uno dei complessi monumentali più importanti della città. Il sopralluogo di questa mattina - aggiunge l’assessore Samonà - è un momento di attenzione dell’amministrazione regionale verso la città di Messina e verso quanti hanno mostrato di avere a cuore il recupero della parte ipogea della chiesa che, nel tempo, ha costituito luogo di grande venerazione e di identità»

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