Torna dopo tre anni una delle feste più antiche e amate della tradizione popolare messinese: "U Pagghiaru a Bordonaro". Nella piazza Semiramide a Messina, lunedì, ripartirà la caccia alla vetta di questo albero della cuccagna che appassiona tanto i cittadini. La sua origine risale all’11esimo secolo, introdotto dai Padri Basiliani che portarono dall’Armenia l’uso di festeggiare, il giorno del Battesimo del Signore, con riti solenni celebrati sotto un grande albero a forma di capanna. L’appuntamento è previsto, dunque, per lunedì alle 16.45, dopo la benedizione in chiesa delle acque lustrali. Un colpo di mortaio darà il via a questa ennesima edizione che avrà nuove regole rispetto al passato per aumentare i livelli di sicurezza. Gli scalatori non potranno essere più di dieci (prima erano 14) e dovranno indossare un caschetto anti-trauma, tipo quello dei pugili dilettanti. Il nuovo parroco di Bordonaro, Severin Ndimurwanko, ha voluto che si riprendesse questa tradizione. Il Pagghiaru è alto sette metri e, per la sua scalata, gli atleti fanno leva sull’intreccio di rami di acacia che i canestrai trasformano in un vero e proprio albero realizzato attorno al palo, infilato per quasi due metri nel terreno. C’è un solo vincitore ed è colui che per primo tocca la croce che si trova in cima all’albero. In premio, prodotti tipici locali. Per consentire lo svolgimento della manifestazione, fino a martedì 7, sono state disposte limitazioni viarie. Dalle 6 alle 16 di domani e dalla mezzanotte di lunedì 6 alle 10 di martedì 7 saranno pertanto vietati la sosta ed il transito veicolare in via Cianciolo, nel tratto compreso tra piazza chiesa Santa Maria delle Grazie e via Comunale Bordonaro. Dalle 6 alle 20.30 di lunedì, sosta e transito veicolare saranno interdetti nell’area del capolinea Atm adiacente a via Bertuccio, antistante la chiesa di Santa Maria delle Grazie, garantendo l’accesso veicolare alla strada limitrofa. Cresce l’attesa per la scalata all’Albero della cuccagna che si svolgerà lunedì.