Un grande successo per Le Vie dei Tesori che chiude l’edizione nelle prime dieci città siciliane - Trapani, Marsala, Naro, Sciacca, Sambuca, Caltanissetta, Noto, Siracusa, Acireale e Messina - con quasi 80 mila presenze (per la precisione, 77.368), con un netto incremento rispetto alla passata edizione che però contava già le tre città del Ragusano, un tesoro da 21 mila presenze. Invece quest’anno Ragusa, Modica e Scicli stanno scaldando i motori e scenderanno in campo con i loro 53 tesori dal prossimo venerdì, al fianco delle due ammiraglie: Palermo che aprirà 170 tra luoghi, concerti, visite teatralizzate e tanto altro; e Catania con i suoi 50 siti, molti inediti e diverse esperienze. Trapani tiene saldamente in pugno lo scettro di città più visitata, Messina arriva seconda e distanzia di poco Caltanissetta e Siracusa che sono testa a testa fino all’ultimo coupon. Seguono, le tre “debuttanti” Marsala, Noto e Sciacca. E tra i “borghi” più piccoli, Naro supera Sambuca e Acireale. La città più visitata in assoluto è dunque Trapani che chiude questa sua seconda partecipazione al festival a 16.506 presenze, mille in più dello scorso anno: la Torre della Colombaia continua a essere il sito più amato e sfiora le duemila presenze tra tutti coloro che hanno prenotato la visita e raggiunto in barca l’isoletta su cui sorge l’ex carcere. Sempre a Trapani, tra i luoghi più amati ci sono palazzo Milo Pappalardo, molto frequentato in tutti e tre i fine settimana, il campanile e il chiostro di San Domenico, la Tonnara Bonagia e la bottega laboratorio “Rosso corallo” dell’ultimo artigiano dell’”oro rosso”, Platimiro Fiorenza. Molto apprezzato il programma KIDS (Trapani è l’unica tra le dieci città ad averlo proposto, sulla scia di Palermo dove ormai è uno dei must), e sono stati frequentatissimi anche i laboratori per le scuole. Seconda città Messina, che conta 11.086 visitatori: tra i siti più amati ci sono Forte San Salvatore, da cui si vede tutto lo Stretto, e il Sacrario di Cristo Re, ma sono state un vero exploit le visite all’elegante Villa Maria, che ha aperto solo un weekend; come la Prefettura aperta eccezionalmente, dove hanno fatto le code anche i messinesi e ha chiuso aben 700 visitatori. Distanziata di pochissimo, e in netta crescita rispetto alla scorsa edizione, è Caltanissetta: i suoi 10.566 visitatori hanno preferito in assoluto Villa Testasecca, che ha aperto per soli due weekend ma ha registrato le code più lunghe dell’intera edizione, e ha messo insieme quasi 2000 presenze, correndo in parallelo alla Torre della Colombaia trapanese. Secondo sito più visitato di Caltanissetta, è il Museo e stabilimento di produzione Averna, dove si sono potuti scoprire i segreti dell’elisir dei monaci diventato un amaro di successo; e Villa Grazia che per il secondo anno attira moltissimi nisseni, e dove le visite sono state condotte anche da un’inedita guida-cantastorie.