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Visitatori in aumento al parco Naxos di Taormina, il direttore: "Nuovi progetti in cantiere"

Oltre un milione di visitatori nel 2018 (+ 20,49%), un fatturato che supera i 7,1 milioni di euro (+ 21,83%), l’acquisto – in autofinanziamento, ossia con gli incassi dello sbigliettamento – del Castello di Schisò, storico edificio inglobato nell’area degli scavi e destinato ad ospitare un museo archeologico più ampio, moderno e accessibile e una serie di attività in avanzato stato di progettazione: nuove campagne di scavo, recupero di aree abbandonate con interventi di architettura del paesaggio, iniziative di marketing territoriale per itinerari di trekking nelle valli fluviali dell’entroterra in partnership con le associazioni. Infine, quattro spettacolari video in 3D realizzati con IBAM Cnr che ricostruiscono l’impianto urbano dell’antica Naxos, il suo arsenale militare, le navi onerarie e il santuario. Su Youtube il trailers con una sintesi di tutte le animazioni.

E’ il “tesoretto” di progetti conclusi e in fieri che Vera Greco, direttore del Parco archeologico Naxos Taormina dal luglio 2016, lascia dopo tre anni in eredità al nuovo direttore, dopo la recentissima nomina alla guida del nascituro Parco di Villa del Casale e Morgantina, istituito dalla Regione Siciliana nello scorso aprile insieme ad altri dando seguito alla visione del compianto assessore e illustre archeologo Sebastiano Tusa sulla gestione dei beni culturali in Sicilia.

Nei tre anni della direzione Greco, il flusso di visitatori nei vari siti gestiti dal Parco di Naxos Taormina – Teatro Antico, Isola Bella, Area archeologica e Museo di Naxos, villa Caronia e, di recente, Palazzo Ciampoli - è cresciuto di 170mila presenze (nel 2018 sono stati complessivamente 993.668, cui aggiungere i circa 150/160mila spettatori annui dei concerti serali), mentre il fatturato è aumentato di oltre 1,2 milioni di euro (7.151.443 nel 2018 Fonte: Regione Siciliana*) piazzando il parco della riviera jonica al primo posto fra le strutture analoghe in Sicilia. Numeri importanti non solo per le due città, dove hanno sede i siti monumentali, ma anche per l’intero comprensorio messinese grazie all’indotto, occupazione e flussi economici, che genera la filiera turistica: ristorazione, alloggi, trasporti, settore balneare e tempo libero.

“Sono stati tre anni faticosissimi – commenta Vera Greco – ma entusiasmanti: penso alla complessa e delicatissima gestione del G7 e allo sforzo enorme da parte di centinaia di addetti e maestranze impegnati nella messa in sicurezza del Teatro Antico mantenendo il monumento sempre aperto anche per non deludere i visitatori stranieri; penso al restyling della segnaletica del Teatro (che presto sarà anche a Naxos) e alle nuove biglietterie, con la messa in funzione di quella a valle, sulla via Bagnoli Croce, con il duplice obiettivo di diluire le code sulla via Teatro Greco e invitare i visitatori alla scoperta del Sentiero di Goethe: altra novità da noi introdotta per ricucire idealmente il verde storico della villa Comunale al percorso storico, sulle orme dei viaggiatori del Gran Tour. E poi tre mostre, l’ultima a Palazzo Ciampoli con l’antologica di un siciliano illustre, lo scultore Francesco Messina; in arrivo il Convegno nazionale di archeologia subacquea e, dopo quindici anni, la storica Rassegna internazionale di Naxos. Sono orgogliosa di quanto realizzato per Naxos e Taormina e, indirettamente, per l’intero territorio: credo fermamente nel ruolo sociale dei parchi archeologici, veri hub culturali, centri propulsori di eventi e catalizzatori di energie e intelligenze dalle Università, dal mondo della scuola, delle imprese e dell’associazionismo. Buon lavoro dunque a Gabriella Tigano, alla quale lascio un Parco in ottima salute e con un patrimonio di progetti e nuovi beni, come il Castello di Schisò, concepiti per accrescere il valore del territorio e la fruizione dei suoi monumenti e del paesaggio, aumentare nella comunità la consapevolezza della propria identità e offrire, come ente pubblico, sempre più servizi ai visitatori e opportunità di conoscenza che, opportunamente sfruttati, diventano anche per i giovani occasione di lavoro e autoimpresa”.

Ecco a seguire i progetti già operativi e quelli in fase finale:

NAXOS. Scavi archeologici

Il team di archeologi, con il coordinamento di Costanza Lentini nel ruolo di direttore scientifico, ha cominciato questa settimana gli scavi nell’area della città greca di Naxos (aree Plateia A, Stènopos 6, Santuari). Gli scavi, il cui progetto è stato curato da Agostino Messana, sono finanziati dal Parco e si protrarranno per circa sei mesi. Il gruppo di lavoro prevede altri tre archeologi esterni e cinque operai.

NAXOS. Quattro video di animazione con CNR IBAM

Con l’obiettivo di restituire ai visitatori la percezione dello spazio urbano di Naxos, sono stati realizzati quattro video animati che ricostruiscono con l’elaborazione 3D l’arsenale di Naxos, le abitazioni, le navi onerarie e il santuario. Il progetto è stato realizzato con il supporto del CNR Ibam, diretto da Daniele Malfitana, da un team di ricercatori della sede di Lecce coordinati dall’architetto Francesco Gabellone. I quattro video, che diverranno uno strumento didattico e informativo del Museo di Naxos, raccontano la vita nella colonia di Naxos nel V sec. a.C. consentendo ai visitatori di percepire gli spazi, gli edifici civili e sacri, di conoscere come erano fatte le navi dedite ai commerci e al trasporto di anfore per cibo e bevande e l’arsenale navale militare di Naxos.

NAXOS. Progetto Spiaggia dei Greci e Giardino dei frutti dimenticati

E’ un progetto di architettura del paesaggio che recupera la memoria del sito e ricuce il legame fra il Parco, spazio urbano dell’antica Naxos, e il mare, cui si accederà da alcune fenditure nel muraglione eretto nell’Ottocento per difendere l’agrumeto dalla salsedine: veri e propri squarci di azzurro fra la pietra lavica. Un camminamento in doghe di legno attraverserà il giardino del Parco popolato da essenze mediterranee, fiori e alberi da frutto fra cui alcune varietà pressoché scomparse. Previsto un laghetto, piccole piattaforme in legno per il relax dopo il bagno e un “percorso salute” in un contesto che coniuga felicemente turismo, archeologia e benessere, sia per i residenti che per i visitatori. Il progetto attende il parere della Soprintendenza di Messina al quale è già stato consegnato.

 

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