Notte di luce e di preghiera, di condivisione comunitaria e riscoperta della bellezza: anche Messina con la basilica rogazionista, le chiese parrocchiali del Carmine e della Consolata al Don Orione, il santuario di Lourdes sul viale Regina Margherita, quello di Maria Ausiliatrice ad Alì Terme e quello del Tindari coinvolta nella prima Notte italiana dei Santuari, l'iniziativa nata da un’idea della Conferenza episcopale italiana con l’ufficio per la pastorale del tempo libero, turismo e sport che coinvolge circa 200 siti religiosi in tutta italia. Con l'accensione del fuoco dinanzi alla chiesa dello Spirito Santo, alla presenza delle comunità rogazionista e carmelitana, insieme all'Ordine equestre del Santo Sepolcro e di tanti fedeli ha avuto inizio questa notte speciale che prevede diversi momenti di intensità spirituale e culturale legati al tema della 56ma Giornata mondiale per le vocazioni “Come se vedessero l’invisibile”. "Vogliamo accendere una luce nei nostri santuari come segno di incontro e riscoperta della fede", ha detto il rettore padre Mario Magro.