Messina

Venerdì 22 Novembre 2024

Oltre 300 artisti protagonisti a Motta d'Affermo, torna il rito della Luce di Antonio Presti

Energia - Maurizio Mochetti
Hammam - Sislej Xhafa
Hammam - Sislej Xhafa
Hammam - Sislej Xhafa
Il nido - Paolo Icaro
La Bocca della veritá Mario Ceroli
La materia poteva non esserci - Pietro Consagra
La materia poteva non esserci - Pietro Consagra
Labirinto di Arianna - Italo Lanfredini
Monumento per un poeta morto (Finestra sul Mare) - Tano Festa
Muro della vita - La via della bellezza
Piramide 38esimo Parallelo Mauro Staccioli
Rito della luce
Rito della luce
Rito della luce
Rito della luce
Rito della luce
Rito della luce
Rito della luce
Rito della luce

Dopo un anno dedicato al silenzio in cui non si è compiuto se non nella memoria di chi lo ha vissuto negli anni precedenti, torna in Sicilia il Rito della Luce di Antonio Presti. L’appuntamento, che vedrà protagonisti oltre 300 artisti, è in programma dal 21 al 23 giugno nei luoghi che da sempre hanno contraddistinto la Fiumara d’Arte in provincia di Messina: l’Atelier sul Mare di Castel di Tusa, che con le sue stanze d’arte incanta visitatori di tutto i mondo e la Piramide del 38esimo Parallelo di Motta d’Affermo, il luogo in cui si svolge il Rito della Luce al solstizio d’estate. Dopo il silenzio, dettato dalla necessità di un momento di riflessione per alcune scomparse che hanno scalfito l’animo dell’artista siciliano - la morte della madre e degli artisti Mario Staccioli (che è autore della Piramide) e di Hidetoshi Nagasawa (che ha firmato Stanza di Barca d’Oro all’intero della fiumara) - adesso è il momento dell’Eresia. Saranno questa parola e le sue accezioni rivolte all’essere consapevoli, diversi mantenendosi nel giusto e portatori di una bellezza intrinseca nel saper discernere il bene dal male in un contesto sociale che tende ad omologare, il motore dell’intera manifestazione. “Eretico - spiega Antonio Presti, è oggi chi ha il coraggio di avere più coraggio, di chi crede che solo nel noi l’io possa trovare realizzazione e di chi sostiene la bellezza della diversità. Si tratta di un’eresia laica, dei fatti prima che delle parole, quella che sta nell’etica prima che nei discorsi. L’eresia della coerenza, del coraggio, della gratuità, della responsabilità, dell’impegno e dell’esempio di ognuno di noi”. Durante la tre giorni ci sarà occasione di assorbire l’energia delle opere che contraddistinguono la Fiumara d’Arte, di visitare le stanze dell’Atelier sul Mare che hanno reso famoso ed unico l’albergo che si affaccia sulle acque di Castel di Tusa, di vivere per tre giorni immersi in performance e mostre e di partecipare alla magia del rito stesso tra le pareti di una piramide che si apre come un cuore immobile, dentro il quale penetra la luce che è insieme simbolo di conoscenza e rinascita interiore.  

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