Un killer freddo e implacabile, premiato dagli altri col più feroce dei soprannomi: «Il mio nome è Caino perché la prima persona che ho fatto ammazzare era come un fratello». In un monologo denso e pungente che diventa racconto d'una vita votata al male più per vocazione che per scelta, Caino si guarda dentro e si “confessa” al pubblico. È una drammaturgia fatta di parole e musica quella di “Il mio nome è Caino”, spettacolo prodotto da Maurizio Puglisi per la compagnia Nutrimenti Terrestri, andato in scena sabato e domenica al Teatro Savio di Messina per la stagione “Aria nuova in Me”, curata dall'associazione culturale “Arb” di Davide Liotta. Un adattamento tratto dal romanzo di Claudio Fava edito da Dalai Editore nel 1997 e, in nuova versione, da Baldini+Castoldi nel 2014, portato in scena dall'attore e regista messinese Ninni Bruschetta che con questo testo si era già misurato alcuni anni fa, curandone la regia e che adesso veste i panni di attore protagonista, affidandosi alla regia di Laura Giacobbe. L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud in edicola.