Quanti mondi ci sono, dentro il tango. Epoche, fogge, relazioni, musiche: così cambiate, in poco più d'un secolo, eppure così riconoscibili. Perché il tango è multiforme eppure unico e speciale.
E lo si è visto una volta di più allo spettacolo “Zotto Tango 2019”, andato in scena per due giorni al Teatro Vittorio Emanuele di Messina, per la felicità del pubblico di abbonati ma anche dei tanti tangueros messinesi e calabresi che non hanno voluto perdere l'occasione di vedere sul palco una stella come Miguel Angel Zotto con la compagna, d'arte e di vita, Daiana Guspero e i ballerini della sua compagnia “Tango X2”, ma anche i musicisti dell'eccellente gruppo “Tango Sonos”.
È stata una storia del tango, ma anche una variazione sul tema del teatro canzone, e un'efficace rappresentazione di tutto ciò che compone l'universo del tango: i ballerini, la musica, i corpi, gli strumenti, persino i tangueros (che in effetti patiscono un poco, ogni volta che sono costretti a stare seduti e solo guardare e ascoltare, senza poter partecipare a quello che è anzitutto, ogni volta, da più d'un secolo, una grande festa popolare).
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