È stato completato il “Museo Anfibio Pietre e Parole di Nino Sottile”. Si tratta di sculture in pietra, opera dell’artista oliverese Nino Sottile, scomparso qualche anno fa, e facenti parte della collezione privata che la famiglia ha voluto condividere con la comunità. Le dodici opere, mescolando i tratti dell’uomo e della donna rappresentano «lo spirito irrequieto dello scultore e la sua visione della figura umana, a volte legata alla tradizione, altre incline alla provocazione». I temi sono quelli dell’emancipazione femminile e della fragilità della condizione umana.
Due le installazioni, la prima che ha visto il posizionamento di quattro opere sui fondali della baia di Marinello, immortalate durante la posa dal fotografo Salvo Amato. Le rimanenti otto opere, volti immaginari in cui si colgono i movimenti dell’anima, possono essere invece ammirate nella piazzetta alle spalle del campo sportivo comunale. La collocazione sul fondo della baia, ad una profondità di circa 3-4 metri, quindi facilmente accessibili anche in apnea con l’ausilio di una semplice maschera da sub, come si ricorderà, era stata curata l’estate scorsa dal consigliere Francesco Gregorio in collaborazione con Giuseppe Triolo, Antonio Calcò e Salvatore Bertino in occasione dell’iniziativa “Ripuliamo i nostri fondali”, tenutasi nel giugno del 2022.
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