Una notte di bellezza rischiarata dai colori e dalle forme della devozione, in nome di quel legame filiale che unisce da sempre il popolo dello Stretto e Maria. La prima edizione della “Notte Mariana” promossa dal Centro interconfraternale diocesano con il Comune di Messina in occasione della solennità della Madonna della Lettera, mettendo insieme arte e musica, storia e tradizione ha saputo rilanciare il valore delle feste patronali, un patrimonio prezioso segno di quello spirito di aggregazione e senso di appartenenza sociale e culturale che caratterizzano le comunità. L’inaugurazione del suggestivo tappeto artistico realizzato a piazza Duomo dai 21 giovani del gruppo “Amici dell’Arte” della parrocchia Santa Maria di Porto Salvo di Santa Teresa di Riva benedetto dall’arcivescovo Giovanni Accolla, raffigurante la Madonna della Lettera nella sua iconologia tradizionale e la stele della Madonnina della Zona falcata, ha dato il via al ricco itinerario che si è snodato fra il Comune e le chiese del centro storico, pronte ad accogliere gruppi di devoti ma anche tanti cittadini richiamati da quelle porte aperte in notturna, segno di accoglienza e condivisione. Al taglio del nastro erano presenti l’assessore alla cultura Enzo Caruso, il presidente della quarta Circoscrizione Matteo Grasso, il direttore dell’Ufficio diocesano delle confraternite don Enzo Majuri, il presidente del Cid Fortunato Marino con i vicepresidenti Carmelo Bertolami e Giuseppe Dini, il referente per gli eventi culturali Marco Grassi e una nutrita rappresentanza delle confraternite cittadine. Al Comune è stato il sindaco Federico Basile a fare gli onori di casa accogliendo i cittadini nella sua stanza, dove sono custodite due pregiate tele del Museo Regionale legate al culto mariano (“L’Ambasceria” del pittore messinese Antonio Barbalonga Alberti e un antico dipinto della Madonna della Lettera), illustrate per l’occasione dalle storiche dell’arte Francesca Campagna Cicala e Grazia Musolino. In cattedrale lo straordinario concerto delle corali Saint John’s Fulham di Londra, Laudate Dominus di Bagheria e Cappella Santa Maria Assunta di Messina con il tenore Chang Hui Han e il baritono Giuseppe Toia, accompagnati al Grande Organo Tamburini da don Giovanni Lombardo e Domenico Gioffrè, con la tromba di Giuseppe Ruggeri e l’oboe di Leonardo Poliuto, diretti da Salvatore Di Blasi, nell’esecuzione integrale della Messa di Gloria di Pietro Mascagni. Un riferimento all’antica tradizione è stato quello del gruppo “Devoti Matri a Littra” di Bordonaro, che ai piedi dell’icona mariana di via primo settembre hanno intonato il tradizionale canto de “I diciadotturi”. Musica di qualità anche alla chiesa dei Catalani dove il coro giovanile Note Colorate diretto da Giovanni Mundo, ha dato prova di grande abilità vocale e interpretativa emozionando tutti i presenti; la performance è stata preceduta dalle conferenze di don Vincenzo Majuri, direttore dell’Ufficio diocesano delle Confraternite e illustre studioso dantesco, che ha parlato della Vergine Maria nella Divina Commedia, e quella di mons. Mario Di Pietro. Interessante e colta la lettura dell’icona della Madonna della Lettera proposta da mons. Giò Tavilla nella chiesa parrocchiale di S. Caterina, scandita da alcuni intermezzi musicali, mentre nelle chiese di S. Elia e S. Giuseppe al Palazzo, sede di alcune storiche confraternite (S. Giuseppe, San Michele Arcangelo al Tirone e SS. Trinità dei Pellegrini) oltre alle visite guidate sono stati proposti il docufilm “Benediciamo voi e la stessa Città” e il concerto dell’Accademia Syntagma Musicum.