Una vittoria netta. Cateno De Luca è diventato il nuovo sindaco di Taormina con 4.023 voti, staccando nettamente il primo cittadino uscente Mario Bolognari, che si è fermato a 1.555 preferenze, e così prende forma il nuovo governo della città. De Luca già prima della due giorni elettorale aveva designato tutti i cinque assessori, ovvero Alessandra Cullurà, Antonio Lo Monaco, Jonathan Sferra, Mario Quattrocchi e Giuseppe Sterrantino. Proprio Cullurà (consigliera comunale nella legislatura appena finita) è stata la più votata in assoluto di tutta la competizione elettorale del 28 e 29 maggio, avendo ottenuto ben 685 voti. Alle sue spalle Pinuccio Composto, che è ritornato alla politica attiva dopo 10 anni e ha avuto 632 preferenze. Il nuovo consiglio comunale, come già dal 2018, si comporrà di 11 consiglieri di maggioranza e 5 di opposizione. Sarà un’Aula decisamente con un accento rosa, visto che tra i 16 componenti dell'aula la metà esatta saranno donne, di cui cinque di maggioranza e tre dell'opposizione. Gli undici consiglieri eletti in maggioranza con la lista “De Luca il sindaco” sono: Alessandra Cullurà 685 voti, Pinuccio Composto 632 voti, Giuseppe Sterrantino 367 voti, Claudio Giardina 349 voti, Carmelina Bambara 332 voti, Elisa Cappello 280 voti, Salvo Brocato 244 voti, Antonella Gullotta 242 voti, Antonio Gullotta 211 voti, Salvatore Coppolino 210 voti, Lucia Esposito 187 voti. Alle loro spalle si trovano al momento gli altri cinque componenti della lista che al momento risultano non eletti: Luca Manuli 156 voti, Jonathan Sferra 146 voti, Gaetano Campisi 140, Carlo Gullotta 137 voti e Omar Curcuruto 115 voti. In un secondo momento potrebbero esserci delle novità tra i banchi della maggioranza, con uno scivolamento della lista, tenendo conto che tra gli assessori attualmente designati ci sono anche la prima degli eletti, Cullurà, ed anche Sterrantino. De Luca, nella campagna elettorale da poco conclusa, ha già anticipato che a coloro che passeranno dal Consiglio alla Giunta chiederà di rassegnare le dimissioni dall'assemblea consiliare e quindi non ci sarà un doppio incarico. Tra i banchi della minoranza siederanno i rappresentanti della lista “Noi, Taormina”. Ci sarà il sindaco uscente, Mario Bolognari, per la normativa che assegna una posizione in Consiglio al secondo candidato sindaco più votato, e poi la più votata della lista di minoranza, Maria Rita Sabato, che ha ottenuto 307 voti, seguita da Lucia Gaberscek 294 voti, poi Francesca Gullotta 242 voti, e Andrea Carpita 220 voti. Nel caso in cui Bolognari dovesse decidere di dimettersi per lasciare spazio al primo dei non eletti, a quel punto subentrerebbe Marcello Passalacqua, che ha ottenuto 186 preferenze (dopo di lui c'è Alessandra Caltabiano 174 voti). Non si esclude, tuttavia, neanche una scelta a sorpresa da parte dell'ex sindaco, che potrebbe anche decidere di rimanere, almeno in questa prima fase, tra i banchi di Palazzo dei Giurati. Nelle prossime settimane dovrebbe esserci la convocazione della prima seduta di consiglio comunale che porterà all'insediamento del nuovo Civico consesso nell'ormai imminente mese di giugno. Nel frattempo verranno fatte le scelte per il nuovo governo della città da parte della nuova Amministrazione De Luca, che riguarderanno anche le partecipate e quindi nello specifico l'Azienda Servizi Municipalizzati ed il Consorzio Rete Fognante (in questo caso ci sarà da confrontarsi con gli altri soci Giardini, Castelmola e Letojanni). De Luca pare intenzionato, inoltre, anche a mettere mano all'attuale assetto della Fondazione Taormina Arte, dove intenderebbe andare allo scontro con l'altro socio, la Regione Siciliana, e potrebbe persino esserci una vera e propria rottura tra le parti. Il nuovo sindaco ha fatto sapere di voler verificare lo stato della situazione ed alla luce delle sue perplessità ritiene, in particolare, che Taormina non debba più andare al “traino” della Regione, nel contesto dell'ente che è stato costituito sulle ceneri del vecchio Comitato TaoArte.