In aumento vertiginoso anche a Messina le malattie vascolari periferiche. Un tipo di patologia che colpisce gli arti ma che può portare a conseguenze gravissime come ictus e infarto. Prevenzione, diagnosi precoce e approccio multidisciplinare possono salvare la vita. A lanciare l' allarme, durante un importante appuntamento scientifico organizzato all' hotel Royal dall'Istituto polispecialstico Cot in collaborazione con il campus biomedico di Roma, sono stati gli specialisti in malattie cardiovascolari. L'appuntamento era rivolto ai medici di famiglia, i primi a valutare i pazienti, agli specialisti, agli infermieri e ai fisioterapisti. Direttori scientifici i professori Francesco Spinelli del Campus Biomedico di Roma e Domenico Fugazzotto dell'Istituto Cot.
Tutti d'accordo nell' affermare che l' aumento dell' età media ha fatto lievitare il numero dei casi in cui si riscontra questo tipo di patologia che raggiunge il 50% della popolazione. Sedentarietà fumo e cattiva alimentazione sono preziosi alleati della patologia. Nel trattamento occorre, come ha sottolineato il prof Fugazzotto, un intervento multidisciplinare in cui i vari professionisti devono attuare una terapia adeguata. In Sicilia i centri multidisciplinari sono tre. L'unico centro di Messina è quello dell'Istituto Cot.
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