Il punto d’arrivo è la richiesta di un finanziamento, 228.865 euro, per realizzare quattro attraversamenti semaforici “a chiamata”. Ma ancor più è interessante è il punto di partenza, e cioè un dettagliato studio su come, dove e perché avvengono gli incidenti nelle strade di Messina. Un documento di 41 pagine, che accompagna, appunto, la delibera con cui la giunta Basile chiede il finanziamento al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, nell'ambito del Piano Nazionale Sicurezza Stradale 2030.
L’analisi individua, in particolare, quattro «elementi caratterizzanti dell’incidentalità» in città: «il 30% delle persone decedute per incidenti stradali sono pedoni che, pertanto, si confermano “utenti vulnerabili”; gli incidenti a pedoni sono localizzati principalmente nel centro urbano della città (88% del totale); hanno subito un preoccupante incremento a partire dal 2016; gli incidenti che hanno coinvolto i pedoni sono stati causati principalmente dalla mancata precedenza da parte dei conducenti degli autoveicoli (principalmente autovetture), dall’eccesso di velocità degli stessi, ma anche dall’attraversamento della strada ad un passaggio pedonale non protetto da semaforo».
Finanziamento e studio rientrano nel programma degli interventi da realizzare per il miglioramento della sicurezza stradale dei pedoni, ed è proprio sui pedoni, dunque, che si concentra l'attenzione di Palazzo Zanca. «Dalle indagini statistiche – si legge nel documento – le cause degli incidenti non sono accertate con precisione; tuttavia, è certo che il fattore umano è il principale fattore di rischio degli incidenti e, in particolare, quello dei conducenti dei veicoli che non rispettano i limiti di velocità e la precedenza ai pedoni negli attraversamenti pedonali, ma anche quando guidano distrattamente (ad esempio, consultando lo smartphone) o in condizioni psico-fisiche alterate».
Gli incidenti non avvengono in tutti i punti della città con la stessa frequenza. «L’area in cui si concentrano maggiormente gli incidenti – viene spiegato – che hanno coinvolto i pedoni (88% del totale) è quella interna al centro abitato di Messina». Nel documento viene pubblicata una mappa (che replichiamo in questa pagina) in cui «l’area con il rosso più intenso, quella in cui sono più frequenti gli incidenti con pedoni, è l’area centrale approssimativamente compresa tra i viali Gazzi ed Annunziata».
C’è anche una “classifica” delle strade più incidentate: in testa c’è il corso Cavour, con una media di 35,8 incidenti a chilometro, seguita dalle vie Cesare Battisti, Tommaso Cannizzaro, Catania, Garibaldi, poi viale della Libertà, viale La Farina e poi le altre. Il “podio” delle strade in cui si registrano più incidenti pedonali, però, è formato da via Garibaldi, via Cesare Battisti e via Consolare Pompea. «In relazione a quando osservato – viene spiegato – la misura che si vuole adottare a protezione dei pedoni per ridurne il rischio di coinvolgimento in incidenti stradali che, essenzialmente, avvengono nella fase di attraversamento della carreggiata, consiste nella realizzazione di attraversamenti pedonali semaforizzati “a chiamata” da localizzare in sezioni di strade a maggiore incidentalità».
Queste le strade scelte dal Comune: viale Gazzi (strada con incidenti che hanno coinvolto i pedoni pari a 1 e 5 incidenti al km), via Garibaldi (strada con il più alto numero di incidenti che hanno coinvolto pedoni: tra 15 e 36 incidenti al km), via Consolare Pompea (incidenti tra 5 e 15 incidenti al km). Sul viale Gazzi, in particolare, «nel tratto immediatamente a valle della tangenziale stradale e dell’omonimo svincolo, compreso tra due intersezione semaforizzate distanti tra loro circa 500 metri». In via Garibaldi, invece, in due punti: «nel tratto davanti a piazza Unione Europea e a Largo Minutoli e compreso tra due intersezioni semaforizzate distanti tra loro 560 metri», anche alla luce della decisione di creare a Largo Minutoli il punto d'accoglienza dei croceristi; e «nel tratto antistante la chiesa di San Giuliano, compreso tra due intersezioni semaforizzate distanti tra loro 450 metri». Infine in via Consolare Pompea, «in località Pace, nel tratto in rettilineo antistante al parco giochi e ai campi di calcetto».
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