È uno dei più preziosi tesori, nascosti, della città. Anzi, per meglio dire, uno dei più preziosi tesori sommersi di Messina. E qui l’aggettivo “sommersi” va preso alla lettera, nel senso che questo bene storico-monumentale, appartenente al compendio della Cattedrale, a intervalli regolari, è invaso dalle acque. Ed è un problema che non si è riuscito a risolvere per decenni e che ha reso impossibile rendere fruibile questo “luogo del Cuore” (è inserito nella lista dei beni censiti dal Fai) sia dai messinesi sia dalle migliaia di turisti che visitano la Cattedrale, con il suo Campanile e il suo Museo del Tesoro. Ma adesso ci siamo. O dovremmo esserci. Lunedì mattina, alle 9,30, saranno consegnati i lavori per la messa in sicurezza e la fruizione della Cripta del Duomo. Saranno presenti l’arcivescovo Giovanni Accolla, il sindaco Federico Basile e la soprintendente ai Beni culturali Mirella Vinci. La gara è stata aggiudicata a una ditta marchigiana, di Macerata, la Ldr-Laboratorio di restauro di Paolo Pallotto. L’importo non è altissimo (534mila euro, risorse che provengono dal Dipartimento infrastrutture della Regione siciliana) ma il progetto, curato dalla Soprintendenza di Messina, ha un valore incalcolabile. Saranno dati 365 giorni di tempo, cioè un intero anno, per il completamento dei lavori. L’intervento, finalizzato al recupero funzionale della chiesa sottostante la Cattedrale, come spiegano i responsabili della Regione e della Soprintendenza, «nasce dall’esigenza di restituire alla collettività la piena fruibilità di un ambiente dalla forte connotazione identitaria per la popolazione messinese. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina