L'omicidio di Torremaggiore, il piccolo di 5 anni risparmiato dopo essere stato trovato dietro il divano
«L'ho fatto così, non c'è un motivo particolare». E’ quanto avrebbe detto Taulant Malaj, 45 anni, il panettiere albanese accusato di duplice omicidio e di tentato omicidio avvenuti nella notte tra sabato e domenica a Torremaggiore (Foggia) al pubblico ministero, in riferimento al video che l’uomo ha girato riprendo i cadaveri della figlia Gessica 16 anni e del presunto amante della moglie, il 51enne Massimo De Santis. Video che il 45enne ha, poi, inviato ad un amico ad Imola e che è stato acquisito già dagli investigatori. «In quel momento avevo il diavolo in testa», ha aggiunto Malaj riferendosi alle circostanze relative al duplice omicidio ed al ferimento della moglie. Taulant Malaj ha anche chiamato il fratello per raccontargli ciò che aveva appena commesso. E’ quanto emerge dal racconto del 45enne, reo confesso, al pubblico ministero a poche ore dal duplice omicidio e dal ferimento della moglie compiuti nella notte tra sabato e domenica a Torremaggiore, in provincia di Foggia. Il 45enne avrebbe contattato il fratello dicendogli di: «aver ucciso mia moglie, mia figlia e l’amante di mia moglie». Lo stesso Taulant Malaj ha riferito al pubblico ministero che il fratello non si sarebbe presentato immediatamente a casa sua per paura, ma solo dopo l’arrivo dell’ambulanza. Malaj ha raccontato ai magistrati di essere certo che la moglie avesse una relazione extraconiugale che andava avanti da più di un anno e ha detto di aver registrato con il proprio cellulare alcuni incontri tra i due. Ha anche sostenuto che subito dopo essersi reso conto di aver ucciso la figlia e il presunto amante della moglie ha preso in braccio il figlioletto che, durante la furia omicida, si era nascosto dietro il divano. Dopo aver commesso il delitto Malaj ha nascosto l’arma in auto: agli inquirenti avrebbe confidato anche la sua intenzione di voler fuggire e far perdere le sue tracce.