Per una nuova stagione del lavoro e dei diritti è il messaggio che accompagna la mobilitazione unitaria nazionale di Cgil Cisl, Uil per chiedere al Governo un cambiamento delle politiche economiche, sociali e occupazionali. Il 20 maggio a Napoli si terrà una delle tre grandi manifestazioni indette che vedrà anche la partecipazione dei sindacati del territorio. Una delle piazze del lavoro, che accoglierà la voce dei lavoratori e dei cittadini del Sud, per sollecitare interventi per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori, delle pensionate e dei pensionati, dei giovani e delle donne.
Martedì 9 maggio, alle ore 9,30 nell’ex chiesa Santa Maria Alemanna di Messina, si terrà l’attivo unitario di Cgil, Cisl, Uil Messina con al centro gli interventi che le organizzazioni sindacali rivendicano. Tra questi, investimenti per un’occupazione stabile, un mercato del lavoro inclusivo per porre fine alla precarietà dilagante, la riforma del sistema previdenziale, la riforma del fisco con una forte riduzione del carico su lavoro e pensioni, il rinnovo dei contratti nazionali dei settori pubblici e privati.
“Lavoro e diritti significano molto per il territorio messinese – dichiarano i segretari generali di Cgil, Cisl, Uil Messina, Pietro Patti, Antonino Alibrandi, Ivan Tripodi -, un territorio che non vuole arrendersi alla mancanza di prospettive e in cui il riscatto occupazionale e sociale passa dalle richieste che i sindacati hanno messo al centro della protesta avviata”.
“Occorre – proseguono i segretari di Cgil Cisl Uil Messina – ridare valore al lavoro, la precarietà, la discontinuità lavorativa rendono povero anche chi lavora, colpendo in particolare giovani e donne e in particolare nel nostro territorio”.
Per Cgil, Cisl e Uil Messina cambiamento significa anche mettere in campo le azioni necessarie a realizzare gli investimenti del Pnrr e politiche industriali e investimenti per una crescita sostenibile e per favorire quella necessaria inversione di tendenza rispetto al rischio di una progressiva desertificazione industriale che si registra nei territori del Mezzogiorno, realizzando un modello di sviluppo e puntando alla piena occupazione.
Le organizzazioni sindacali rivendicano anche un incremento dei finanziamenti per il sistema sociosanitario pubblico per il potenziamento occupazionale, per garantire il diritto universale alla salute, attenzione al sistema di istruzione e formazione con investimenti sulla scuola, sull’università e la ricerca.
L’attivo unitario del 9 maggio sarà moderato dal segretario generale della Cgil Messina Patti e dopo le introduzioni del segretario generale della Cisl Messina Alibrandi e della Uil Messina Tripodi, e gli interventi degli esponenti delle tre confederazioni territoriali, sarà concluso dal segretario generale della Cgil Sicilia Alfio Mannino.
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