C'è una data provvisoria per il processo a carico del 22enne palermitano Andrea Cardinale, accusato del duplice omicidio di Nino Calabrò e della sua fidanzata Francesca Di Dio, massacrati in un appartamento di Thornaby Road, nel nord est della Gran Bretagna, lo scorso 21 dicembre.
Il rito è previsto lunedì 24 luglio ma tutto dipenderà eventualmente da nuove dichiarazioni di Cardinale dall'esito dei certificati medici presentati dai legali del giovane, questo è quanto emerso la scorsa settimana in una breve udienza, alla Teesside Crown Court, competente per territorio, in cui il giudice ha peraltro confermato la custodia cautelare in carcere dove si trova sostanzialmente da cinque mesi. Secondo quanto emerso dalle indagini a fare trovare i corpi dei due fidanzati è stato il padre di Andrea Cardinale che si trovava in Inghilterra per una visita al figlio ospitato dalla coppia messinese. Una scoperta avvenuta anche grazie all'Interpol a cui l'uomo si era rivolto dopo aver visto la scena del crimine.
Per motivi ancora non chiariti e che probabilmente verranno fuori nelle prossime fasi del processo, il giovane avrebbe colpito con un oggetto pesante, si ipotizza una mazza da baseball, i due ragazzi che, sorpresi, non sono riusciti a difendersi. Un gesto decisamente insano e sconsiderato anche per via dei buoni rapporti che il presunto omicida aveva con Nino, un collega di lavoro del vicino casinò che l'aveva aiutato in Inghilterra e anche ospitato nella sua casa a Milazzo.
Ma in quel maledetto 21 dicembre qualcosa deve essere scattato nella mente di Andrea Cardinale. Le indagini portate avanti dalla polizia inglese sono state finora molto riservate e solo il processo, per quello che può valere, potrà chiarire definitivamente i motivi della tragedia.
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