Paura a Messina, incendio nella Galleria Vittorio Emanuele: in fiamme lavanderia centro benessere VIDEO
È iniziato tutto nel locale lavanderia (situato sulla terrazza) di un centro benessere, al primo piano. Dalla scintilla alle fiamme il passo è stato breve. Questa la prima ricostruzione dei vigili del fuoco che hanno raggiunto la galleria Vittorio Emanuele a causa di un incendio. Sul posto anche un’autoscala e una autobotte. L’incendio è sotto controllo anche se è stato necessario intervenire dall’alto per avere ragione delle fiamme. Non si registrano feriti, ma i locali sottostanti sono stati allagati dall’acqua fuoriuscita dalle tubazioni andare a fuoco. Incendiate anche le travi in legno della struttura. Presenti anche i carabinieri che stanno ascoltando chi è in grado di ricostruire cosa sia successo.
La bonifica
L’incendio intorno a mezzanotte è stato domato ma subito dopo è iniziata l’attività di bonifica da parte dei vigili del fuoco che proseguirà ancora per diverso tempo. Dovrà essere scongiurato che un focolaio possa riaccendersi all’interno dei locali. La zona della galleria Vittorio Emanuele in cui è scoppiato l’incendio e adibita perlopiù ad uffici ma pare che nessuno in quel momento fosse all’interno di quei locali.
La storia della galleria
La Galleria Vittorio Emanuele III, progettata da Camillo Puglisi Allegra e finanziata dalla Società Generale Elettrica della Sicilia, fu edificata tra il 1924 e il 1929 e inaugurata il 13 agosto 1929, in concomitanza con il duomo ricostruito. Essa rappresenta un esempio dello stile liberty eclettico tipico della città dopo il terremoto del 1908. Situata sulla via Cavour, la galleria è circondata da imponenti edifici pubblici che si affacciano sulla piazza Antonello: il palazzo delle Poste e Telegrafi, opera di Vittorio Mariani; il palazzo della Provincia, firmato da Alessandro Giunta; e il palazzo del Municipio, progettato dall'architetto Antonio Zanca. Un arco monumentale segnato da robuste paraste e un fastigio sopraelevato caratterizzano l'ingresso principale della galleria, che dà sulla piazza Antonello. La struttura interna della galleria presenta tre bracci che si uniscono al centro, formando un esagono sormontato da una cupola vetrata. Tre ingressi consentono l'accesso all'interno, dove le volte a botte sono arricchite da lucernai a vetri colorati e i pavimenti sono realizzati con tesserine a mosaico. Nel 2000, la galleria è stata riconosciuta come bene d'interesse storico-artistico in base alla legge 1089/39.