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Messina, piove nella chiesa delle Barette: le statue a rischio

Le immagini non lasciano alcun dubbio e non lasciano presagire nulla di buono. Non occorre essere tecnici per capire che in quel soffitto ci sono gravi infiltrazioni di acqua. Da un angolo, oltre alle evidenti tracce di umidità, l'acqua sembra venir fuori. E la pioggia delle ultime ore non può che aver aggravato la situazione.
Siamo nella chiesa del Nuovo Oratorio della Pace di via XXIV Maggio nota come la chiesa della Barette, proprietà della confraternita degli azzurri una delle confraternite che a Messina danno anima e cuore per mantenere vive le tradizioni legate alla devozione. Custodi della barette invece sono i confratelli della confraternita del Santissmo Crocifisso guidati dal governatore Pietro Corona.

Sotto a quell'umidità ci sono le 11 storiche barette legate dal 1610 alla storia della città e ad una processione cara ai messinesi. Sei barette sono vincolate dalla Soprintendenza alle belle arti. Le statue delle barette realizzate in varie epoche, sono in cartapesta, gesso e legno. Particolarmente suggestiva come spiega lo storico Nino principato è quella del “Cristo che cade sotto il peso della Croce”, realizzata in cartapesta nel primo Settecento dal ceroplasta messinese Giovanni Rossello, rifatta dopo il 1908, e, quella de “l’Ultima Cena”, di Matteo Mancuso, del 1846, anch’essa rifatta sullo stesso modello dopo il terremoto. Altre “Barette” di pregio sono “l’Orazione nell’Orto”; il “Cristo flagellato” (sec. XVIII); l’”Ecce Homo” (sec. XVIII); il “Crocifisso”; “L’Addolorata”; il “Cristo nella bara”; “la Pietà”.

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