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Messina, il viale Europa fa meno paura: uguale la larghezza delle carreggiate e il numero di parcheggi

Si sono conclusi i lavori del parcheggio d’interscambio fra viale San Martino e la rotatoria Zaera

Fa meno paura. E ne farà ancora meno quando il parcheggio sarà aperto alle auto. Il viale Europa, nella parte centrale, quella che va dal viale San Martino alla rotatoria Zaera, ha un nuovo assetto.
I lavori di quel lotto dei parcheggi d’interscambio sono praticamente finiti. La parte edile è lì sotto gli occhi di tutti, manca adesso solo l’automazione degli stalli. Ma i dubbi dei più non erano legati alla funzionalità delle aree di sosta, quanto piuttosto all’impatto sulla viabilità di quel parcheggio. Quanto spazio rimarrà per le auto in transito? ci si domandava mentre gli operai “ricostruivano” tutta quella porzione di città. Preoccupazioni condivisibili nella fase di cantiere, quando ogni cosa sembra un caos, quando “si stava meglio quando si stava peggio”.
Ma adesso però cosa ne resta di quelle preoccupazioni? Come è cambiata la viabilità sul viale Europa dopo i lavori? La sensazione comune è quella che, alla fine, il viale Europa faccia meno paura. Non sembra affatto che la rivoluzione dei parcheggi d’interscambio, ancor che appena avviata, abbia, almeno in quella zona, lasciato sul campo la libertà dell’automobilista messinese di muoversi in un asse così fondamentale per il quadrante centrale.

In termini squisitamente concreti, due corsie c’erano prima del cantiere e due corsie sono rimaste dopo i lavori. La larghezza della carreggiata è uguale, come da progetto, a quella precedente e quanto è stato “sacrificato” per allargare i parcheggi centrali (prima erano ricavati su quello che originariamente era un marciapiede) è stato recuperato sul lato esterno dove il posteggio non è più a spina di pesce ma parallelo al marciapiede. E così l’effetto visivo è che addirittura, vicino al viale San Martino, ci sia persino più spazio per le due corsie, ciascuna larga almeno 2,70 metri e che a valle della carreggiata lato sud, diventano addirittura tre.
Certo, poi va calcolata la variabile “doppia fila”. Quella che nessun progetto può prevedere ma tutti noi abbiamo imparato, in maniera attiva o passiva, a tenere in considerazione quando ci si sposta a Messina. Ecco, la sosta selvaggia fa tornare al paura sul viale Europa. La fa tornare perché l’imbuto della monocorsia forzata da “pausa caffè” c’era prima ed è un virus difficile da debellare, specie se i sintomi si concentrano nelle ore di punta dell’apertura o chiusura delle scuole. E allora l’automazione, e quindi l’avvio dei parcheggi automatici, con tanto di sbarra e contatore degli stalli liberi in bella vista, può diventare il vaccino alla seconda fila. Il numero dei parcheggi è rimasto presso che identico a quello precedente, ma, anche qui dopo i lavori, tutto appare molto più ordinato. Se ci aggiungiamo che, almeno per il primo periodo, sarà anche gratuito, ecco che il quadro assume tinte rassicuranti. «Se ci si lamenta perché non si può sostare più in seconda fila, allora mi assumo ogni responsabilità – ha detto l’assessore Salvatore Mondello ad APProfondimento, la rubrica di Gazzetta e Rtp in onda ogni giovedì e venerdì –, ma se la critica è perché i parcheggi non funzionano, allora datemi tempo».
La sfida più ardua sarà quella di rendere efficaci e utili anche altri dei 15 parcheggi che compongono il pacchetto che la Regione ha finanziato 4 anni fa con 17 milioni. A partire da quelli più periferici che dovrebbero diventare collettori di auto e punto di partenza di bus navetta che, a ripetizione, dovrebbero accompagnare i messinesi, per esempio, ai grandi ospedali, al centro città o ai mercati rionali. Mettere a regime questo meccanismo facendo convenire l’uso del mezzo pubblico alla prosecuzione del viaggio in auto, sarà il punto “critico” del piano generale che punta, va ricordato, alla delle ztl e all’alleggerimento del carico di auto in centro città.

Sul taccuino di Palazzo Zanca adesso c’è la conclusione, in rapida successione di altri tre o quattro parcheggi. Per quello di viale Europa Centro, come per quello di via San Cosimo vicino a Villa Dante, manca solo l’ultimo contratto con l’Enel per far partire l’automazione. Poi sarà la volta di quelli di Bordonaro, Gazzi (vicino a Fondo Fucile) e Stagno d'Alcontres al Papardo.

A giorni torna la sosta nelle traverse del Viale

Ma già in questa settimana potrebbero esserci novità anche su un altro fronte della viabilità. Infatti è quasi pronta la segnaletica per la riapertura al traffico finalizzato al parcheggio delle strade perpendicolari al viale San Martino. Nasce la sosta a pagamento, dalle 8 alle 21 di tutti i giorni (feriali e festivi), ma per una durata massima di due ore, con tariffa unica di 1 euro l’ora e senza esenzione dal pagamento per i residenti della Ztl del centro, nei tratti delle vie Bixio, Manara, Camiciotti e Lombardo Pellegrino compresi tra le vie Giordano Bruno e dei Mille. Sostanzialmente le strade rese “cieche” dall’isola pedonale di viale San Martino, che verrà prorogata anche dopo il 16 aprile, si immagina, con la medesima formula. Un correttivo chiesto dalle associazioni dei commercianti per contemperare le esigenze sia di chi si muove preferibilmente a piedi, sia di chi ha necessità di giungere in prossimità dell’area pedonale con il mezzo di trasporto privato.

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