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Milazzo, stop alla chiusura del ponte Mela: dietrofront per trovare soluzioni

L’assessore regionale Aricò ha chiesto al Genio civile di rinviare, per ora, i lavori. I due Comuni confidano nella realizzazione di un bypass a garanzia della mobilità: ordinaria, emergenziale, turistica

L’emergenza per il momento è stata stoppata, ma adesso servirà una soluzione, e anche in tempi brevi, perché chiaramente lo stop non potrà essere a... tempo indeterminato.
Il ponte del torrente Mela non sarà chiuso nella giornata di oggi così come era stato previsto da una ordinanza della Città metropolitana di Messina. Ad ottenere la sospensione è stato l’Assessorato regionale alle Infrastrutture accogliendo la richiesta dei sindaci di Milazzo e di Barcellona e del deputato Pino Galluzzo. L’assessore Alessandro Aricó e il direttore del Dipartimento regionale tecnico Duilio Alongi hanno chiesto al capo del Genio Civile di Messina di bloccare per il momento l’intervento di demolizione e ricostruzione dell’infrastruttura e di trovare con gli amministratori delle due città interessate dal collegamento, una soluzione attraverso un bypass alternativo che non blocchi il cantiere per il consolidamento del ponte. In tale ottica a stretto giro si terrà una riunione già richiesta da Midili e Calabrò, martedì sera, e formalizzata ieri mattina con una lettera inviata al sindaco della Città metropolitana, al prefetto e al Genio civile. Nella missiva, i due amministratori locali, pur condividendo «la necessità di realizzare in sicurezza un’opera pubblica certamente prioritaria», hanno evidenziato tre problematiche che praticamente rendono impraticabile la chiusura del ponte. La prima – «attiene alla tutela della sanità pubblica, in quanto l’esecuzione del provvedimento causerebbe un’interruzione lungo una fondamentale direttrice utilizzata dai mezzi di soccorso per il collegamento con l’unico servizio di emergenza-urgenza funzionante sul territorio comprensoriale (con circa 150.000 residenti), il servizio di Pronto Soccorso del presidio ospedaliero di Milazzo». Una considerazione avvalorata anche da una lettera che sempre nella mattinaia di ieri il commissario Straordinario dell’Asp di Messina aveva loro inviato esprimendo «vive preoccupazioni circa le conseguenze connesse alla chiusura dell’arteria, imprescindibile per garantire l’accessibilità ai numerosi servizi sanitari ospedalieri e distrettuali, diramati su tutto il territorio, all’utenza compresa tra Milazzo e Barcellona». L’altra motivazione è relativa alla sicurezza pubblica e privata e si correla agli interventi in emergenza eseguiti dal personale e dai mezzi del Distaccamento dei Vigili del Fuoco di Milazzo. In terzo luogo, Midili e Calabrò evidenziano che «l’asse stradale in riferimento indubbiamente costituisce via di fuga per la popolazione in ipotesi di calamità, peraltro in un’area ad alto rischio industriale anche per la presenza di impianti di elevata pericolosità.” Vi è, infine – si legge ancora nella lettera – una quarta ragione di ordine economico, non per questo meno importante. La Sp 75/b è l’unico percorso stradale lungo il tratto costiero che da Milazzo giunge almeno sino a Portorosa e collega, dunque, gli insediamenti a più elevata densità di presenze turistiche di tutto il comprensorio.

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