Due opere di riqualificazione di indubbia rilevanza per la città, quantunque entrambe limitate nei fondi disponibili e nelle soluzioni praticabili. Piazza del Popolo e piazza Cairoli, due volti storici di Messina, la cui immagine complessiva migliorerà. Questa è la premessa obbligata prima di fare un rapido punto dei lavori, proprio quando, nel giorno festivo, i cantieri sono fermi, e ciò si rivela in qualche modo utile per osservarne meglio l’avanzamento oppure le difficoltà. Ecco, chiunque può constatarlo: in questa fase il restyling di piazza del Popolo fa registrare un andamento piuttosto lento, almeno per quanto riguarda l’intervento principale previsto: la realizzazione di un piano pedonale unico attorno al centro della piazza circolare più bella di Messina e tra le più belle di Sicilia. Al di là della parziale rimozione del cordolo di cemento di una delle due aiuole più grandi, “lato trattoria”, di alcuni blocchi di marciapiede e delle vecchie panchine, si vede poco. Non è difficile immaginare che l’impresa, di concerto con il Comune, stia compiendo verifiche sui sottoservizi, primi fra tutti, i grandi tombini e le griglie e che siano emersi, anche rispetto ad altre condotte, nodi da sciogliere a cura di terzi. Appare però certo l’allungamento dei tempi rispetto alla data fissata, nel tabellone, per la consegna finale dei lavori. Avviati il 10 gennaio, con previsione temporale di 90 giorni, avrebbero dovuto essere ultimati il 9 aprile. È probabile che i 3 mesi vadano calcolati dal concreto inizio (successivo a quello formale) e che i tempi si stiano allungando per valide ragioni tecniche. Il rischio, però, è che gli interventi durino inesorabilmente fino all’estate prossima. Peraltro, al di là dei termini contrattuali, ci si attende ragionevolmente che l’operazione clou per la “nuova piazza” e la nuova qualità della vita, si compia entro la fine della primavera. Si tratta, lo ricordiamo non solo della grande pavimentazione centrale che sarà unitaria e armonica, ma anche dell’avanzamento di 2 metri del marciapiede “lato portici”, per favorire pedoni, visitatori, croceristi. Ciò interesserà anche le attività di ristoro con tavolini all’aperto, per quegli esercenti che richiederanno ulteriori spazi in concessione e ne avranno titolo. Inutile nascondersi che questa nuova vita e vitalità più bella ed europea, di piazza del Popolo, potrebbero già decollare quest’estate. Purché, ovviamente, la piazza non risulti appunto, nei mesi estivi. paralizzata dai lavori in corso. A proposito di “cantiere aperto”, l’occasione del nostro sopralluogo domenicale, è utile a constatare come il cantiere ieri fosse “aperto” anche in senso letterale, sul fronte della via Antonio Martino. Sembra che qualcuno notte tempo abusivamente rimuova la recinzione: oggi sicuramente impresa e Comune la richiuderanno, a tutela dei materiali edili oltre che per le responsabilità di legge. Ma questo problema ne solleva un altro. Anzi altri due, in chiave di vigilanza: uno che prescinde dall’appalto in corso, e l’altro che invece lo riguarda direttamente perché incrocia gli obiettivi della “nuova piazza” che si va a realizzare. Il primo nodo, quello generale, è il bisogno di vigilanza – se non H24, almeno costante – della bella e ancora tormentata piazza dei portici. Nell’immediato, per esempio, alcuni residenti segnalano i rischi che lungo la strada rotatoria si corrono, nelle ore di punta del mattino, per il concorso di auto in sosta regolare od irregolare o in manovra e per le inevitabili restrizioni prodotte dalla recinzione grande del cantiere pubblico e un po’ anche da un’altra recinzione piccola (l’apprezzabile manutenzione di un portico). Vi si aggiunge un profondo fosso nell’asfalto “lato bar” molto rischioso per i mezzi a due ruote. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina