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Messina, ricordata la strage di via Fani: il dolore vivo dopo 45 anni

Su iniziativa (ormai più che trentennale ) il Movimento Nuova Presenza Giorgio La Pira, onorando la sublime memoria dei 5 martiri trucidati, preposti alla tutela del presidente Aldo Moro contestualmente rapito, ha rinnovato con le rappresentanze presenti in piazza Unione Europea il lacerante spaccato verificatosi in Italia, allorquando menti diaboliche hanno concepito quel disegno terrificante. Una tragedia che risale a 45 anni fa. E' stata deposta una corona di fiori alla base del monumento ai caduti.

Agguato via Fani

L'agguato di via Fani (o strage di via Fani) fu un attacco terroristico compiuto da militanti delle Brigate Rosse il mattino del 16 marzo 1978 in via Mario Fani a Roma, per uccidere i componenti della scorta di Aldo Moro e sequestrare l'importante esponente politico della Democrazia Cristiana. Questo attentato degli anni di piombo, portato a termine con successo dai brigatisti rossi, fu il primo atto del rapimento dell'esponente politico che si concluse dopo 55 giorni con il ritrovamento del cadavere di Moro nel bagagliaio di una Renault 4 rossa in via Michelangelo Caetani. Le modalità precise dell'agguato (denominato in codice all'interno delle Brigate Rosse operazione «Fritz»), i dettagli operativi, le circostanze precedenti e successive all'attacco, le responsabilità, i componenti del gruppo di fuoco terroristico, l'eventuale presenza di altre componenti estranee alle Brigate Rosse o di connivenze e aiuti esterni, sono tutti aspetti della vicenda aspramente dibattuti in sede processuale, parlamentare e pubblicistica.

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