Messina

Lunedì 29 Aprile 2024

Messina e l'incompiuta del Parco urbano: si riaccende la speranza a Camaro San Paolo

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Una storia infinita quella del Parco urbano “Sant’Antonio”, forse destinata a concludersi con un rilancio in grande stile. Da venerdì scorso si è insediato il subcommissario per il Risanamento Marcello Scurria e tra le sue prime dichiarazioni, a far breccia nelle speranze dei cittadini di Camaro San Paolo, è emersa la volontà di portare a termine il Parco urbano. Siamo andati a vedere le condizioni dell’Anfiteatro di Camaro San Paolo, uno degli obiettivi del nuovo Ufficio commissariale per il Risanamento delle aree baraccate di Messina. Un sito abbandonato, vittima di una paradossale vicenda che si trascina dal 20 novembre 2003, quando le illusioni di decenni di abusivismo e baraccopoli hanno lasciato il posto alle ruspe, coinvolgendo l’intero quartiere in una rivoluzionaria occasione di rinascita. In quei giorni sono state abbattute più di 50 baracche, al posto delle quali sarebbe dovuta sorgere una zona verde, per riconvertire un quartiere stretto nella morsa degli agglomerati di cemento dello Iacp. Un sogno, sì perché di questo si è discusso, in quegli anni e anche in quelli a venire, che grazie agli spettacoli promossi dalle varie associazioni culturali cittadine avrebbe dato lustro in virtù di un anfiteatro da 500 posti semicircolare, realizzato ma mai utilizzato. Se da un lato quanto accaduto è deplorevole perché costituisce il simbolo dell’ennesimo spreco di denaro pubblico, dall’altro rappresenta una involontaria ma vergognosa complicità con quanti non hanno condiviso la rinascita di un quartiere. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina

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