La formalizzazione dell’incarico al medico legale Elvira Ventura Spagnolo sarà domani il primo passaggio ufficiale, seguito dalle rituali notifiche alle parti, per l’autopsia che dovrebbe svolgersi nello stesso pomeriggio di lunedì, o al più tardi martedì, al Policlinico di Messina, sui corpi di Tindaro Molica Nardo e della moglie Maria Febbronia Buttò, trovati senza vita venerdì nella loro abitazione di via Casani a Gioiosa Marea. Gli elementi sin qui emersi dall’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Patti diretta da Angelo Cavallo, con il sostituto Federica Urban, e condotta dai Carabinieri della Compagnia di Patti e della stazione gioiosana, indirizzerebbero in maniera sempre più decisa sulla pista sin da subito privilegiata del femminicidio-suicidio per mano del 65enne brigadiere in congedo della Guardia di Finanza, che avrebbe accoltellato mortalmente la moglie 61enne per poi togliersi la vita con la stessa arma trovata sul posto. Dall’esame autoptico gli inquirenti attendono risposte su modalità e tempistiche del duplice ferimento mortale mentre in attesa del responso dei rilievi del Ris, si stanno acquisendo anche le testimonianze di familiari e conoscenti della coppia. Intanto, un’atmosfera di tristezza accompagna il fine settimana per le vie di Gioiosa Marea, tra il profondo dolore di una comunità che fatica ad elaborare l’accaduto. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina