L'ultimo saluto della città a Nino Calabrò è un commosso e caloroso abbraccio di speranza, che si mischia al dolore per la perdita di uno dei giovani più attivi e volonterosi del comprensorio. Coetanei, amici, istituzioni civili e militari hanno presenziato ai funerali di oggi pomeriggio alla Basilica minore di San Sebastiano, celebrati da padre Alfonso Bruno e dalle guide spirituali Tindaro Iannello e Michele Iorio, quest'ultimo responsabile della parrocchia di San Rocco in Calderà, località dove la famiglia Calabrò partecipa attivamente alle attività di catechesi e volontariato. Il feretro del giovane barbaramente ucciso lo scorso dicembre in Inghilterra, insieme alla fidanzata Francesca Di Dio, è stato ricoperto di fiori e dalle maglie che Nino Calabrò ha indossato durante la sua breve carriera agonistica in diverse squadre di rugby del comprensorio tirrenico. Palloncini e striscioni, fuori dalla chiesa madre della città del Longano, hanno dato seguito agli applausi e al commosso intervento di padre Alfonso Bruno, che durante l'omelia ha ricordato la figura del giovane e l'attività portata avanti in parrocchia dalla famiglia, oggi distrutta dal dolore per la perdita di un figlio volato in cielo troppo presto per mano omicida e per colpa di un destino crudele che l'ha strappato alla vita durante il suo percorso professionale in terra straniera. Nella sua ordinanza che ha disposto il lutto cittadino per oggi il sindaco Pinuccio Calabrò aveva parlato del “profondo senso di sgomento che ha pervaso tutta la comunità di Barcellona Pozzo di Gotto e non soltanto di coloro che hanno conosciuto Nino” e spiegava che “il dolore della famiglia Calabrò, dei genitori e dei familiari di Nino, è il dolore condiviso e manifesto di tutta la comunità barcellonese, la quale in questo momento di estrema tristezza sente di unirsi anche alla famiglia di Francesca Di Dio”.