Restano ancora deposti ai margini dell'asfalto divelto i numerosi cumuli di detriti alluvionali rimossi dalle carreggiate del quartiere Fondaconuovo all'indomani del terribile nubifragio dello scorso 3 dicembre 2022. Rifiuti e materiali di ogni sorta che l'ira funesta del fiume di fango ed acqua, giunto dalle numerose saie che interessano il popoloso quartiere periferico della città, ha trascinato nell'omonima via invadendo abitazioni e registrando non pochi danni alla strada e alle attività commerciali presenti a ridosso del tratto che oggi rimane interdetto alla circolazione. Un disagio che ha generato inconvenienti di ogni tipo, soprattutto se si pensa che via Fondaconuovo - come evidenziato dalle ultime relazioni che Palazzo Longano ha inviato alla Protezione civile regionale - ha da sempre poggiato le sue fondamenta su un terreno fragile e un tempo segnalato come saia. E in quella via si è costruito di tutto, da abitazioni ad insediamenti agricoli e produttivi, a pochi passi dal vasto complesso degli edifici popolari, sulla cui area è atteso persino un progetto milionario per riqualificare l'intera zona da adibire a verde e per lo svago. Da Palazzo Longano fanno sapere che oggi stesso, sul fronte dei cumuli da rimuovere e portare in discarica, verranno avviate le procedure per dare mandato a una ditta specializzata che dovrà caratterizzare i rifiuti e predisporre il piano per lo smaltimento. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina