Sacchi pieni zeppi di mascherine ancora imbustate e non "scadute" in uno dei contenitori (per giunta sbagliato) della differenziata. A notarli alcuni residenti del centro città che passeggiando in via della Zecca hanno fatto caso al contenuto di quelle buste lasciate dentro i carrellati per la raccolta di Messina Servizi.
Le mascherine - non v'è alcun dubbio - sono quelle in dotazione alle scuole. Ma perché mai sono state buttate? Forse erano "scadute"? La risposta è no, perchè chi le ha notate, ha anche fotografato la data di scadenza.
Nella zona insistono ben tre scuole: il Maurolico, la Mazzini e la Paino, ospitate tutte nel plesso originario dello storico liceo cittadino. Per provare a capire il perchè del gesto - i presìdi, in fondo, avrebbero anche potuto essere donati a chi ne ha bisogno - abbiamo chiesto ai dirigenti in quale zona il personale scolastico conferisse i rifiuti dell'istituto.
Il Maurolico - come ha confermato Giovanna De Francesco - getta i rifiuti in carrellati che vengono collocati sul corso Cavour, nei pressi della biblioteca della scuola. La Mazzini, invece, espone i contenitori dal lato di via Oratorio San Francesco - ha spiegato il dirigente Domenico Maiuri. C'è infine la scuola Paino che conferisce proprio dal lato di via della Zecca. La dirigente scolastica Domizia Arrigo, stigmatizzando il gesto, si è attivata per capire se quelle mascherine, gettate senza un perchè nella spazzatura, appartenessero alla propria scuola.
"Non li abbiamo buttati noi, può essere stata qualsiasi scuola" le ha risposto il personale scolastico addetto.
L'incognita, dunque, resta, come resta l'amarezza e l'indignazione per un gesto che, appena tre anni fa - quando le mascherine erano merce rara e indispensabile quasi quanto il pane - nessuno avrebbe mai fatto.
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