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Messina, differenziata nei quartieri: così le regole “saltano”

Oggi scade il termine per pagare la rata della Tari. Moltissimi messinesi assolveranno a quest’impegno, così come hanno fatto sempre. Moltissimi messinesi, anche oggi, e domani, e nei giorni a venire, faranno la raccolta differenziata, secondo le regole stabilite dal Comune e da Messina Servizi, secondo il buon senso, secondo l’amore per la propria città che tutti vorrebbero sempre più bella, pulita, decorosa e vivibile.
Tutti? Non proprio tutti... Perché ci sono anche i messinesi che di tutto questo se ne fregano. Che sono abituati a vivere nel degrado. Che fanno i loro porci comodi. Che la differenziata non l’hanno mai fatta e probabilmente non la faranno mai. Che continuano a scaraventare i sacchi dell’immondizia, cataste di rifiuti e di materiali ingombranti, lì dove capita, dove si pensa di non essere ripresi dalle telecamere o dove è più comodo, a un passo dalla propria abitazione o dal proprio condominio.
Ricordate Biagio Santagati? Commissario della Polizia municipale, per anni a capo della “Squadra decoro”, protagonista nella lotta all’ambulantato selvaggio e al malcostume dei cittadini che violano ogni norma sulla raccolta e sullo smaltimento dei rifiuti urbani. Da anni Santagati è in pensione, ma il fiuto di “cane da caccia” non l’ha smarrito e continua, nella sua pagina social, a fotografare i segni dello scempio ambientale provocato da quei messinesi che hanno a cuore il senso del bene comune come un gatto tiene alle sorti del topo che insegue.
Le immagini di questo autentico schifo le ha scattate proprio lui, nelle ultime 24 ore, in via Arte della Stampa, a Fondo Pugliatti, alle Case Gialle di Santo-Bordonaro, al Rione Ferrovieri. Proprio in quest’ultima porzione di territorio, a valle della via La Farina, tra il deposito dell’Atm e via San Cosimo, davanti al vecchio cancello con l’insegna Fs, c’è un mare di spazzatura e un odore nauseabondo che ammorba l’aria tutt’intorno.

 

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