Pomeriggio ad “alta tensione” a Stromboli dove alle 14 e 45 sono risuonate le sirene del sistema di allertamento Early Warning installato sull’isola, segnalando la possibilità di una eruzione parossistica, ma si è trattato, come si appurerà in seguito, di un falso allarme. Ai cittadini, attraverso gli impianti disseminati nel centro abitato è giunto, come previsto, in tale tipologia di allerta, un suono discontinuo a due tonalità alternate. In caso di “allerta tsunami”, viene diffuso il suono “monotonale continuo” delle sirene. Contestualmente il sindaco di Lipari, Riccardo Gullo, tempestivamente informato, ha attivato tutte le procedure del caso e ha diffuso un comunicato nel quale rammentava alla popolazione i comportamenti da tenersi in caso che l’evento si concretizzasse. L’allarme è rientrato nel giro di un’ora, quando il Dipartimento Nazionale di Protezione Civile ha comunicato che l’allarme è stato determinato da un malfunzionamento del sistema di Early Warning che rimane tuttora non funzionante. Nelle more del ripristino del sistema di allertamento automatico, la popolazione è stata invitata, in caso di eruzione vulcanica e/o maremoto a seguire le norme comportamentali adottate dal Comune di Lipari e delle quali è a conoscenza. Il “falso allarme” è servito, comunque, a testare la reazione degli abitanti e la funzionalità delle sirene. A proposito dello Stromboli occorre evidenziare, come il vulcano, così come rimarcato, a più riprese, dai Centri di competenza che lo monitorano, è in uno stato di disequilibrio e che, negli ultimi mesi, ha portato ad un piccolo tsunami, generato dall’ingresso in mare di un flusso piroclastico, e a diverse eruzioni: la maggior parte delle quali si sono sviluppate e cessate nell’arco di ventiquattro – trentasei ore, dall’area craterica nord. L’attività in corso in questo periodo non sta, comunque, comportando nessuno stop all'attività escursionistica (di discreto livello in questo fine/inizio anno) anche se permane il limite massimo di quota 290 sul versante dell’abitato di Stromboli e di quota 130 sul versante di Ginostra: in entrambi i siti è obbligatorio effettuare la scala con l'ausilio delle guide vulcanologiche.