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Il 2022 a Messina: Basile sindaco, Stromboli in ginocchio, omicidio a Camaro, condanne per i "pascoli"

Un anno con tantissimi eventi. E' stato l'anno delle dimissioni di De Luca da sindaco e dell'elezione di Federico Basile. Dodici mesi aperti dal duplice omicidio di Camaro e da tantissimi incidenti mortali sulle strade. E in conclusione le pesantissime condanne nel processo legato alla Mafia dei pascoli. Il ritorno della Vara e il concerto di Vasco Rossi al San Filippo hanno segnato gli eventi più importanti, la salvezza del Messina unica nota positiva nel mondo pallonaro.

Gennaio

Omicidio Portogallo-Cannavò: Inizio d’anno bagnato di sangue nella città dello Stretto. Il 2 gennaio, alle 15, e quindi alla luce del sole, una sparatoria squarcia la tranquillità di una giornata domenicale a Camaro San Luigi. Sull’asfalto di via Eduardo Morabito cade Giovanni Portogallo, 31 anni, nel corso di una folle sparatoria. I carabinieri, coordinati dalla Procura di Messina, avviano le indagini. Si scopre che la vittima si è recata in un’abitazione, forse per chiedere un chiarimento a una persona conosciuta, in compagnia di un complice, Giuseppe Cannavò, 35 anni, il quale, ferito anch’egli in modo gravissimo, morirà il 10 gennaio nel reparto di Rianimazione del Policlinico universitario “Gaetano Martino”. Subito dopo lo scontro a fuoco, si perdono le tracce di colui che risiedeva in quell’immobile di Camaro davanti al quale è maturato il duplice omicidio: un trentasettenne, del quale gli inquirenti forniranno il nome solo successivamente. Si tratta di Claudio Costantino, “uccel di bosco” in una latitanza interrotta alcuni mesi dopo, ad aprile. Le attività investigative consegnano altri tasselli di un puzzle difficilissimo da comporre. Portogallo è stato ucciso da un colpo di pistola che lo ha raggiunto al petto e il questore vieta i suoi funerali per motivi di ordine pubblico. Chi era insieme a lui sullo scooter utilizzato per raggiungere il luogo del “conflitto”, ossia Cannavò, era armato. Una telecamera mostra a carabinieri e magistrati inquirenti che è fuggito a piedi dalla scena del crimine e che lo ha atteso nelle vicinanze un “terzo uomo” in sella a un motociclo, che lo ha dapprima accompagnato al Pronto soccorso dell’ospedale Piemonte. Viene identificato in Bartolo Mussillo, 23 anni, indagato con l’ipotesi di reato di favoreggiamento. Il 25 gennaio, un altro “colpo di scena”: il mezzo a due ruote impiegato da Costantino per lasciare Camaro, diretto chissà dove, viene ritrovato sui Colli Sarrizzo.

Caos scuole: I dati relativi all’emergenza epidemiologica non promettono nulla di buono e prefigurano scenari cupi: più ricoveri (anche in Terapia intensiva) e più morti, quasi tutti non immunizzati. «Messina è peggio di un anno fa». La rete di emergenza e gli ospedali sono al collasso, il già precario sistema in capo al “118” mostra altre crepe. Le ambulanze gestite dalla centrale operativa dell’ospedale Papardo restano ferme per ore in attesa di lasciare i pazienti, il personale è ridotto ai minimi termini, così prende piede l’alternativa dei ricoveri Covid “ordinari” nelle cliniche private. Il governo regionale decide che gli alunni torneranno in classe il 10 gennaio dopo le vacanze natalizie. Si va in ordine sparso: alcuni sindaci messinesi si allineano, altri differiscono la riapertura delle scuole, Cateno De Luca vuole mantenere i portoni degli edifici serrati e invoca la zona arancione. Esplode la “grana Piemonte”, da convertire in Covid Hospital: la Regione prima appare risoluta, poi fa un passo indietro. De Luca conferma: sarà Dad fino al 23 gennaio. Anche lui, alla lunga, ci ripensa: non emetterà altre ordinanze, ma annuncia il “blocco” dello Stretto di Messina, alle prese con il nodo Super Green pass. A suo giudizio, chiedere il certificato verde per viaggiare sulle navi significa isolare la Sicilia e violare il già compromesso diritto della continuità territoriale. Il 16 gennaio pianta le tende, nel vero senso della parola, alla Rada San Francesco. Il giorno successivo, sul fronte della lotta al virus, 168 medici messinesi vengono sospesi in quanto “no-vax”, due denunciati «per esercizio abusivo della professione».

Febbraio

De Luca si dimette da sindaco di Messina: Dopo annunci e ripensamenti, il giorno del commiato di Cateno De Luca da Palazzo Zanca coincide con il 14 febbraio. Nell’ultima conferenza stampa con la fascia tricolore addosso, ribadisce che la sua non è una “fuga” da Messina: «Faccio saltare in aria i tavoli romani e palermitani che hanno deciso di mettere in un angolo Messina», dice. Sul palco di piazza Duomo, l’ormai ex sindaco organizza un comizio in cui promette di fare il nome del suo successore dopo 18 mesi di amministrazione. I primi nomi a circolare sono quelli della vice Carlotta Previti, degli assessori Salvatore Mondello e Dafne Musolino, che comunque si dimettono tutti. Invece, dal cilindro viene fuori l’imprimatur che non ti aspetti: Federico Basile, 44 anni, ex revisore dei conti, colui che ha ricoperto il delicato ruolo di direttore generale a Palazzo Zanca e conosce molto bene la macchina burocratica dell’Ente.
Nel frattempo, bisogna riempire il vuoto della cabina di regia del Comune di Messina e la palla è nelle mani della Regione. Il governatore Nello Musumeci prende tempo prima di sciogliere la riserva. Si susseguono i rumors, che alla fine si concretizzano nella scelta di un messinese, uomo fidato dello stesso presidente della Regione. Il commissario straordinario che traghetterà Palazzo Zanca fino al voto risponde al nome di Leonardo Santoro, ingegnere di 59 anni. Al suo fianco, in una sorta di triumvirato, Mirella Vinci e Francesco Milio. Il passaggio del testimone è datato 23 febbraio, con la consegna della fascia tricolore dalla segretaria generale Rossana Carrubba al dirigente regionale dell’Autorità di bacino, nonché ex capo del Genio civile di Messina (“sua” anche la fascia azzurra della Città metropolitana).

Genevose nuovo collaboratore di giustizia: un nuovo collaboratore di giustizia decide di vuotare il sacco e raccontare alla Procura distrettuale antimafia di Messina retroscena e fatti non ancora del tutto chiari di Cosa nostra barcellonese: è Filippo Genovese, 35 anni, detto lo “Scozzese”. Grazie alle sue dichiarazioni, gli inquirenti riempiono pagine di verbali, i primi dei quali depositati all’inizio di febbraio. In realtà è da mesi che viene ascoltato e spiega ai magistrati dinamiche di vari episodi che hanno riguardato le nuove frange della criminalità comune, impegnate a ritagliarsi ruoli cruciali nella scala gerarchica dell’organizzazione. La Dda di Messina “consegna”, con i dovuti omissis, le testimonianze che riguardano innanzitutto il processo con il rito ordinario scaturito dall’operazione “Dinastia”.

Operazione a Barcellona: Il 22 febbraio scatta una maxioperazione della stessa Dda e del Comando provinciale dei carabinieri che coinvolge Barcellona e dintorni. Decapitata la nuova mafia, con 86 misure cautelari nei confronti di indagati dediti, oltre ai tradizionali illeciti, ad attività imprenditoriali di varia natura. Si sfruttavano gli ecobonus statali, si estendeva la longa manus sui mercati ortofrutticoli e talvolta anche in ambito politico. Tre capimafia, Carmelo Foti, Mariano Foti e Ottavio Imbesi, secondo l’accusa, pianificavano summit, piani e strategie e ricostruivano l’alleanza tra i vertici della “famiglia” per imporre una regia unica. La cosca sarebbe stata completamente riorganizzata in nome di business come la richiesta di pizzo alle imprese e agli esercizi commerciali. Le vittime del racket, sottoposte a minacce e intimidazioni, vivevano in un clima di terrore. Ma non denunciavano. Il clan aveva anche la disponibilità di armi e controllava prostituzione e narcotraffico. Avrebbe sostenuto un candidato, non eletto, alle Comunali a Barcellona, della lista Diventerà Bellissima.

Tre incidenti mortali: Il 12 febbraio si spengono vita e sogni dello chef di Falcone Alessio Terranova, 37 anni, reduce dalle splendide soddisfazioni professionali e umane di Casa Sanremo. Era alla guida di una vettura coinvolta in un incidente sul ponte che sovrasta il torrente Elicona, al confine tra Falcone e Oliveri. Terranova è spirato un paio d’ore dopo, all'ospedale di Patti.
Il 13 febbraio una vittima sull’asfalto dell’A20 Messina-Palermo: è il motociclista di Villafranca Letterio Mortelliti, 58 anni. Non ha più governato una Bmw nella galleria Cipolla, a pochi chilometri dallo svincolo di Brolo. Il 23 febbraio, a Taormina, Salvatore Cavallaro, 60enne originario di Mascali, perde l’equilibrio mentre affronta un tornante con la sua bici, precipita in una scarpata e muore.

Marzo

Piazza di spaccio “chiusa” dalla polizia a Messina: Il 19 marzo smantellata una nuova piazza di spaccio a Messina: 21 arresti al culmine di una indagine della Procura e della polizia.

Altri tre indicenti mortali: Tre morti a Villafranca, Milazzo e Alcara Li Fusi. Il 4 marzo, in un incidente sull’A20, poco prima di Villafranca, muore il 52enne Santo Lentini. Il 17 marzo perde la vita Marika Cambria, studentessa universitaria di 19 anni. Fatale uno schianto autonomo sull’asse viario di Milazzo, mentre era in sella al suo scooter. Il 22 marzo, ad Alcara Li Fusi, il 77enne Basilio Rundo precipita col suo fuoristrada in un burrone. Per lui non c’è niente da fare.

Omicidio Rizzotti: L’8 marzo risolto il caso di lupara bianca del 22enne Sebastiano Rizzotti, ucciso 32 anni prima. Arrestati i presunti killer Domenico Abbate e Renzo Messina.

Gotha e Mafia barcellonese: Sigillo della Cassazione sull’inchiesta “Gotha 6“. Ergastoli definitivi ai boss Gullotti, Di Salvo e Rao. Carcere a vita anche per Mazzagatti, Calderone e Giambò. Nella “Gotha 7” definitive le condanne per 13 gregari dei Barcellonesi.

Inaugurata il 7 marzo la nuova nave “Iginia” di Rete ferroviaria italiana. Il taglio del nastro nel corso di una cerimonia al Molo Colapesce del porto peloritano, a cui erano presenti il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili Enrico Giovannini, l’amministratrice delegata nonché direttrice generale di Rfi Vera Fiorani, il direttore navigazione della stessa società Giuseppe Marta, il vicepresidente della Regione siciliana Gaetano Armao e il commissario straordinario del Comune di Messina Leonardo Santoro. È un traghetto green, di moderna concezione, quello costruito dall’associazione temporanea d’imprese composta dalla mandataria “T. Mariotti spa” e dalla mandante “Officine meccaniche navali e fonderie San Giorgio del porto spa”. Subito operativo nel trasporto di treni, passeggeri e merci sulla rotta Messina-Villa San Giovanni, è il frutto di un investimento di 57 milioni di euro, 7 dei quali finanziati dal Pnrr per la tecnologia green. “Iginia” strizza l’occhio all’ambiente non solo per il sistema di propulsione, garantito anche da due pacchi di batterie ricaricate dai pannelli solari già installati sulla nave o dalle prese di terra nelle invasature.

Aprile

Il Messina si salva in serie C. Il 10 aprile il Messina festeggia la matematica permanenza in Serie C, con due turni d’anticipo, battendo il Taranto 1-0 con una punizione di Peppe Rizzo. Obiettivo che i peloritani avrebbero raggiunto anche pareggiando e persino perdendo, considerate le contemporanee sconfitte di Andria (4-0 a Picerno) e Vibonese (un poker incassato a Campobasso), che avevano già messo nelle condizioni l’Acr, ma anche i pugliesi, di non essere più raggiunti da chi sta alle spalle dopo lo stravolgimento della classifica per il fallimento del Catania. Al “Franco Scoglio” partita poco spettacolare, con le squadre che si sono affrontate a viso aperto ma hanno badato principalmente a non prenderle. Il Messina ci ha creduto di più e l’ha sbloccata. Alla fine è festa per tutti, in uno stadio tornato a gremirsi con più di quattromila spettatori.

La data delle elezioni. Arriva l’ufficialità: il 12 giugno sarà Election day. Si vota per le Amministrative, il referendum Montemare e i cinque quesiti costituzionali. Alle Comunali messinesi si trova l’accordo nel centrodestra: Maurizio Croce sfiderà Federico Basile, Franco De Domenico, Slvatore Totaro e Gino Sturniolo.

Catturato Claudio Costantino: il 9 aprile viene catturato nelle campagne di Rosarno Claudio Costantino, ritenuto dagli inquirenti il duplice omicida di Camaro San Luigi. Si nascondeva in un casolare, dove hanno fatto irruzione, nel corso di un blitz, poliziotti e carabinieri, che poi lo hanno rinchiuso nel carcere di Gazzi. Si conclude così una latitanza di tre mesi. Interrogato, riferisce al gip: «Sono piombati a casa mia armati». Il riferimento è a Giovanni Portogallo e Giuseppe Cannavò, rimasti uccisi in seguito alla sparatoria del 2 gennaio.
Il 22 aprile la Corte d’assise di Messina infligge l’ergastolo a Ettore Rossitto, 57 anni, autore dell’uccisione del 72enne Giovanni Salmeri, il cui corpo è stato poi dato alle fiamme il 29 luglio del 2020 in contrada Pezza del Pioppo, nella Piana di Milazzo.

Gabriella Ioppolo nuovo questore. Gabriella Ioppolo è il nuovo questore di Messina, la prima donna a ricoprire questo delicato ruolo. È il 22 aprile quando si presenta ufficialmente alla città, nel corso di una conferenza stampa negli uffici di via Placida. «Sono felice perché sono ritornata nella sede dove ho trascorso tutti gli anni più importanti del mio percorso professionale – afferma –. Qui sono cresciuta, mi sono formata e quindi se oggi sono questore è grazie a questa sede.

Maggio

Omicidio Musarra: c'è l'ergastolo. La Corte d’assise d’appello conferma la pena dell’ergastolo inflitto in primo grado al 29enne Cristian Ioppolo, accusato reo confesso del femminicidio di Alessandra Musarra, la “ex” trovata morta nella sua abitazione il 7 marzo del 2019, in contrada Campolino, a S. Lucia sopra Contesse. È il 27 maggio e i giudici avvalorano anche le provvisionali, concesse in primo grado e dispongono il risarcimento nei confronti delle parti civili, tra le quali è ammesso, insieme ai familiari della vittima, il Cedav (Centro donne antiviolenza), così come le altre associazioni.

Stromboli in fiamme. E' un disastro. Il 25 maggio Stromboli è cinta d’assedio da un incendio di proporzioni vastissime. Le fiamme divampano poco dopo le 9 in località San Vincenzo, nei pressi del Coa, il Centro operativo avanzato della Protezione civile. Nel tardo pomeriggio, quando l’emergenza sembra rientrare, i focolai riprendono vigore e costringono i Canadair a “bombardare” l’isola eoliana con continui getti di acqua di mare. I roghi si avvicinano minacciosamente alle villette dei centri abitati di Piscità, San Vincenzo e Scari. Diverse persone, tra residenti e visitatori, vengono evacuate per precauzione. Il forte vento di scirocco è un nemico in più per vigili del fuoco, uomini della Forestale e volontari che si prodigano per evitare la catastrofe. Al vaglio dei carabinieri della Compagnia di Milazzo l’ipotesi che l'incendio possa essere divampato – come conferma la Regione con una nota – durante le riprese della fiction sulla “Protezione civile” che dagli inizi del mese la troupe diretta dal regista Marco Pontecorvo sta girando nella vulcanica isola eoliana con protagonista Ambra Angiolini. La Procura di Barcellona avvia le indagini, mentre i carabinieri raccolgono atti e testimonianze. Il Comando generale dei vigili del fuoco sostiene che il personale che era Stromboli «in concomitanza della lavorazione di una fiction cinematografica», al momento in cui è scoppiato l’incendio «non era sul luogo delle riprese, in quanto non era ancora stato dato il nulla osta all’inizio delle attività», mentre la Regione asserisce che i pompieri fossero presenti «probabilmente per l’accensione, il controllo e lo spegnimento di un incendio simulato, funzionale alle riprese». La produzione afferma che «tutti i necessari permessi erano stati richiesti e acquisiti». La Rai, da parte sua, fa sapere «di non avere alcuna responsabilità». Restano i danni e un’atmosfera spettrale in piena stagione turistica.

Giugno

Federico Basile nuovo sindaco di Messina. Basile trionfa al primo turno, oltre ogni attesa alle elezioni del 12 giugno. Forte del 45,4% dei voti, straccia le altre due coalizioni, quasi doppiate, ma soprattutto ha la meglio sugli altri quattro candidati. Una vittoria schiacciante la sua, dato che da 19 anni un sindaco non veniva eletto al primo turno, con Giuseppe Buzzanca. Brindano, quindi, Sicilia Vera del patron Cateno De Luca e il suo “delfino” Federico Basile. Alle spalle di quest’ultimo si piazza Maurizio Croce, segue Franco De Domenico, punta di diamante del centrosinistra. Raccolgono le briciole Salvatore Totaro e Gino Sturniolo. Accanto ha i suoi assessori, Nino Germanà di Prima L’Italia – l’alleato a sorpresa –, e ovviamente Cateno De Luca, che quando interviene si guadagna un’ovazione anche più fragorosa di quella del suo successore.
«Stasera riparte una macchina già lanciata – dice Federico Basile –. Avete voluto che riprendessimo da dove abbiamo lasciato perché avete apprezzato che abbiamo fatto bene in questi tre anni». Poi le considerazioni politiche. «Questo è il primo punto verso la rivoluzione, verso la conquista di Palermo e Roma. E strizza l’occhio a De Luca. La vittoria di chi vuole cambiare la politica. Di vincere eravamo sicuri, dovevamo solo capire di quanto. Ma questi numeri dicono che la piazza vale più delle segreterie. Grazie per aver dato alla città un uomo che il sindaco sa farlo e grazie per il regalo di compleanno di domenica prossima. Domenica sera festeggiamo i miei 45 anni e la vostra vittoria. Grazie, avete fatto una cosa che nessuno si aspettava».
Definito questo passaggio, resta da sciogliere il nodo della composizione del Consiglio, molto più aggrovigliato a causa di uno scrutinio al rallentatore ed errori che richiedono la nomina del giudice Corrado Bonanzinga per coordinare il seggio unico centrale. Il grande giorno coincide con il 29 giugno: Basile fa l’en plein, conquistando il premio di maggioranza, che vale 20 seggi in Aula ai “suoi” consiglieri.
Elezioni negli altri comuni. Ma il 12 giugno si sono rinnovati anche gli organi di vertice in altri 37 Comuni della provincia. Quanto a quelli più popolosi, a Lipari incoronato Riccardo Gullo, a Patti Gianluca Bonsignore, Villafranca si affida a Giuseppe Cavallaro, Venetico premia Francesco Rizzo (al terzo mandato consecutivo, ma per un pugno di voti), Santo Stefano di Camastra Francesco Re, Saponara Giuseppe Merlino, Acquedolci Alvaro Riolo.

Vasco torna a Messina e batte tutti i record. Quarantunomila persone ai piedi di un solo Komandante. Così Vasco è tornato per la quinta volta in riva allo Stretto, in quella che ormai è “casa sua”. Dopo un lungo periodo di attesa, ha trascinato il pubblico in delirio allo stadio San Filippo. Quella del 17 giugno è stata la sera dei record per Messina. Mai la Sicilia aveva ospitato un evento di tale portata e, alla fine, un’organizzazione tanto complessa ha superato brillantemente la prova.

Incidente mortale. Il 2 giugno, alle 22.30, sull’A18, scontro in galleria all’altezza di Briga. Il bilancio è pesantissimo: un morto e tre feriti. A perdere la vita è il 46enne Antonio Francesco Sciacca originario di Paternò. Fatale l’impatto della sua Ford Fiesta con una Toyota Yaris.

Il caso Attilio Manca. «Fate la doccia quel medico»: è l’intercettazione della fine del 2003 legata ai gregari di Bernardo Provenzano che riapre il caso dell’urologo barcellonese Attilio Manca. I genitori di quest’ultimo, il 5 giugno, chiedono di indagare ancora.

Tragedia a Bordonaro. Il 12 giugno una tragedia avvolge il complesso “Eracle” di Bordonaro. In un garage, un Suv travolge un bimbo di appena due anni, Lorenzo Cucinotta, investito dal veicolo del padre dopo che il fratello maggiore di 4 anni, mentre si muoveva nell’abitacolo, ha inavvertitamente toccato un comando della vettura che si è mossa verso dietro.

Omicidio Bonavera. Il 20 giugno il Tribunale di Catania condanna a 18 anni, in abbreviato Daniela Agata Nicotra, ritenuta responsabile dell’omicidio (aggravato) della 36enne messinese Ylenia Bonavera. Nel dicembre 2020, le due sono state protagoniste di una furibonda lite nel centro di Catania: Ylenia, accoltellata, è morta in ospedale.

Luglio

Zona falcata: arrivano 20 milioni. Luglio si apre con una buona notizia per la Zona falcata. Semaforo verde in Commissione bilancio e finanze della Camera, nell’ambito del “Decreto aiuti”, a un emendamento presentato dalla deputata messinese Matilde Siracusano di Forza Italia. Prevede la concessione di 20 milioni di euro per la bonifica delle aree inquinate. L’Autorità di sistema portuale dello Stretto, presieduta dall’ing. Mario Mega, fa la sua parte. Il “Sito è contaminato”. Ufficialmente.

Una tragedia dietro l'altra. Il 6 luglio, a Minissale, schianto fatale al diciottenne Federico Cicero. Era in sella al suo scooter che ha centrato un palo dell’illuminazione. È morto al Policlinico.
L’8 luglio, a Letojanni, un operaio di 59 anni, Salvatore Ruggeri, viene assalito da uno sciame d’api in un terreno privato e muore per shock anafilattico.
Il 10 luglio, nella Rianimazione del Policlinico, si spegne l’automobilista Giovanni Bucolo, 57enne di Camaro. È stato coinvolto in un incidente con un camion nella galleria Scoppo della tangenziale di Messina. Lo stesso giorno, è un giallo la morte di Debora Pagano, 32enne di Letojanni, il cui corpo senza vita è trovato in una casa di Giarre in cui viveva col marito. Quest’ultimo, un 40enne catanese, è arrestato dai carabinieri e rinchiuso in carcere con l’accusa di femminicidio. Il 17 luglio un camion si ribalta sulla Statale 106, all’altezza di Trebisacce. Perde la vita il cinquantanovenne Salvatore Perdichizzi, originario di Barcellona Pozzo di Gotto. Sarebbe rimasto incastrato dalle 5 alle 8 nell’abitacolo del suo mezzo pesante, prima di essere avvistato da qualcuno in transito. Il 21 luglio ancora sangue sulle strade messinesi. Il 32enne barman Antonio Leto è vittima di un incidente sulla itoranea di Ponente, a Milazzo. Fatale l’impatto tra la sua moto e una vettura. Il 24 luglio un mazzo di fiori è sistemato in segno di lutto su una strada di Sant’Agata Militello. La cattiva sorte strappa agli affetti terreni Federico Latteri, 51 anni, dipendente del Comune di Acquedolci. Era in sella alla sua bici, scontratasi con un’auto. Polemica sui soccorsi: l’ambulanza sarebbe giunta dopo 40 minuti. Il 28 luglio, dopo 5 giorni di coma, deceduto il 42enne Pietro Mostaccio. Era caduto da un monopattino a Sant’Agata Militello. Il 31 luglio, a Lipari, Giovanni Profilio, 36 anni, perde il controllo della sua moto. Per lui non c’è nulla da fare.

Ergastolo e De Pace. Il 14 luglio, la Corte d’assise infligge l’ergastolo ad Antonino De Pace, infermiere calabrese che uccise la fidanzata Lorena Quaranta nel marzo 2020, in una villetta di Furci Siculo. Disposti risarcimenti in favore dei familiari della vittima.

Addio al piccolo Domenico. Cessa di battere il cuoricino di Domenico Bandieramonte, 4 anni ricoverato all’ospedale di Taormina dopo essere giunto in gravi condizioni a causa di un’infezione. Ad annunciare la scomparsa del bimbo la madre, Ambra Cucina. Avrebbe contratto un batterio durante il suo ricovero all’ospedale “San Marco” di Catania. «Voglio giustizia per mio figlio e che emerga la verità», dice la mamma. La Procura di Messina apre un’inchiesta.

Omicidio Ravidà. Il 27 luglio il cadavere del trentaquattrenne Riccardo Ravidà è scoperto in un Suv, a Alì. È stato ucciso in campagna e dato alle fiamme. Ultimata la giornata di lavoro, doveva fare rientro nel carcere di Gazzi.

Agosto

Torna la Vara. A Ferragosto riecco la manifestazione religiosa-popolare più importante di Messina. E la statua dell’Assunta col Bambino sul palmo di una mano è tornata a “salutare” migliaia di persone che hanno riempito le strade, per poi formare due “ali” composte al suo passaggio. La città ha riabbracciato la Vara, la sua Vara, costretta anch’essa a una sosta forzata nei magazzini, ma ugualmente venerata da tantissimi. Centomila fedeli e non, forse anche più hanno partecipato a un evento ancor più significativo rispetto alle precedenti occasioni, in nome di una autentica rinascita di Messina dopo due anni d’oblìo assoluto a causa della pandemia. L’edizione 2022 della processione della Vara ha registrato quindi numeri veramente impressionanti per quel che riguarda le presenze lungo il percorso, superiori a quelli del 2019.

Stromboli di nuovo in ginocchio. Piove sul “bagnato” a Stromboli. Anche in piena stagione estiva. Piove, stavolta, su ferite aperte, in cui acqua e “sangue” provocano – ancora – l’irreparabile. Il 12 agosto l’isola paga dazio nuovamente, come se non sia stato abbastanza il rogo devastante del 25 maggio. Il “Re è nudo” e un alluvione violentissima colpisce soprattutto nelle zone già provate dall’incendio. Colate di fango invadono strade, piazze, case, negozi. Si materializza l’ennesimo disastro. Pure annunciato. Una beffa. La natura presenta un conto salatissimo: la montagna carbonizzata non regge all’onda d’urto del temporale. Evacuate 50 persone, gravissimi danni, Stromboli è in ginocchio, con l’aggravante che gli appelli alla prevenzione indirizzati alle Istituzioni sono evidentemente caduti nel vuoto.

Musumeci si dimette. Il 4 agosto Nello Musumeci si dimette: «Il 25 settembre in Sicilia si voterà anche per le Regionali». Parte la sfida alla sua successione. Tra i più agguerriti Cateno De Luca, che presenta il progetto politico nazionale “Sud chiama Nord”.

Omicidio a Letojanni. Il 18 agosto un omicidio turba Letojanni. L’operatore ecologico Massimo Canfora, 56 anni, è trovato privo di vita nella sua abitazione di via Nenzi. Il suo corpo presenta varie ferite da arma da taglio. I carabinieri fermano e rinchiudono in carcere il diciottenne tunisino Feres Bayar.

Ancora incidenti mortali. Anche il mese di agosto balza alle cronache per una serie di incidenti mortali, costati la vita a Giacomo Manganaro e Anna Cucinotta (sulla tangenziale di Messina), Salvatore Tomasi (a S. Agata Militello), Franco Puleo (a San Pier Niceto) , Pasqua Torre (a Castroreale), Michele Lorefice (originario di Santa Teresa di Riva, nella notte tra il 31 agosto e l’1 settembre, nel Frusinate).

Settembre

Schifani nuovo presidente della Sicilia, sorpresa De Luca. L’election day del 25 settembre regala conferme e novità. Alle Regionali, Renato Schifani, candidato forzista del centrodestra, non tradisce le attese e stacca nettamente gli avversari, guadagnandosi la poltrona più importante di Palazzo d’Orleans. La sorpresa delle urne si chiama Cateno De Luca, l’ex sindaco di Messina protagonista di un’agguerrita campagna elettorale che gli vale il secondo gradino del podio. Ma in termini di voti, la sua “creatura” Sicilia Vera, col 25%, costituisce un gran “serbatoio” di preferenze, così che Caterina Chinnici e il centrosinistra devono accontentarsi della medaglia di bronzo. Forte di un robustissimo 39% di consensi, il nuovo presidente della Regione raccoglie il testimone da Nello Musumeci, pronto a raggiungere Palazzo Madama. Il primo responso delle urne, per i messinesi all’Assemblea regionale siciliana, è il seguente: i dieci eletti sono Cateno De Luca (che entra di diritto) e i suoi fedelissimi Matteo Sciotto e Pippo Lombardo, poi Elvira Amata e Pino Galluzzo (Fratelli d’Italia), Antonio De Luca (Cinquestelle), Bernardette Grasso (Forza Italia), Calogero Leanza (Partito Democratico), Pippo Laccoto (Lega) e Luigi Genovese (Movimento per l’autonomia).
Sul fronte delle Politiche, vero e proprio exploit soprattutto per gli ex assessori comunali della Giunta di Cateno De Luca: Dafne Musolino è eletta al Senato, mentre Francesco Gallo alla Camera dei deputati, forti di un successo all’uninominale e del “boom” della lista “Sud chiama Nord”. A Montecitorio pure il capogruppo uscente di Forza Italia all’Ars Tommaso Calderone. Conferme “parlamentari” per Nino Germanà, Barbara Floridia, Angela Raffa e Matilde Siracusano (futura sottosegretaria ai Rapporti con il Parlamento).

Palagiustizia satellite: è la svolta Dopo 30 anni di chiacchiere, scelte e dietrofront, si scioglie il nodo del Palagiustizia bis. L’ex Cassa di risparmio e l’ex Banca di Roma ospiteranno gli uffici “satellite” (dedicati al civile) di Palazzo Piacentini. L’intesa è stata sancita il 21 settembre, ma è conseguenza di procedure avviate un anno prima.

Tragedia a Torrenova. Il 5 settembre un incendio è divampato in un deposito angusto e ha causato la morte del carabiniere in pensione Bruno Barbagiovanni, 58 anni, che risiedeva in una vicina abitazione. La Procura di Patti ha aperto un’inchiesta e delegato le indagini a miliari dell’Arma e vigili del fuoco.

Docente in manette. Sempre sui Nebrodi, l’11 settembre, confinato agli arresti domiciliari un insegnante ultracinquantenne di un paese accusato di pornografia minorile: avrebbe adescato un’alunna, chiedendole incontri e fotografie intime su WhatsApp.

Ancora morte per strada. Ancora incidenti stradali mortali in città e in provincia: il 3 settembre, a Messina, ha perso la vita lo srilankese 64enne Don Cyril Pulukkutty Arachchige, in uno scontro tra il suo ciclomotore e un’auto, sulla litoranea nord, all’altezza di Pace; il 6 settembre, a Saponara, l’impatto tra un mezzo a due ruote e una vettura è risultato fatale allo scuterista Angelo Cannuni, 22 anni; il 12 settembre, all’ospedale Papardo di Messina, si è fermato il cuore dell’ottantenne Gian Claudio Caliri, travolto da una Renault Clio qualche giorno prima, mentre attraversava a piedi la via La Farina, all’intersezione con via Roosevelt. L’automobilista, fuggito, è stato individuato successivamente e arrestato dalla polizia municipale con le ipotesi di reato di omicidio stradale e omissione di soccorso.

Ottobre

Mafia dei Pascoli: ecco le condanne. Seicento anni di carcere e oltre 4 milioni di confische. Un colpo pesantissimo alla mafia dei pascoli lo infliggono il 31 ottobre i giudici del Tribunale di Patti, con 91 condanne e 10 assoluzioni. È una sentenza storica, che arriva dopo un procedimento chiuso in tempi record per la giustizia italiana. Il maxiprocesso Nebrodi sulle truffe agricole della mafia tortoriciana ha avuto origine nel marzo del 2021.

Piazza Cairoli cambia volto. Ottobre è anche il mese dei lavori pubblici per la città dello Stretto, ma importanti notizie giungono dal fronte della mobilità, dei rifiuti, dell’approvvigionamento idrico e dalla politica. Entra nel vivo il restyling di piazza Cairoli, che da strada chiusa perimetrale è destinata a trasformarsi in isola pedonale.

Studentessa messinese stuprata a Torino. Partendo dalla fine del mese, il 30 ottobre una studentessa universitaria di 23 anni viene stuprata in un campus di Torino. Caccia a un criminale che l’ha anche aggredita e ferita, necessario il ricovero della giovane. Un minorenne, italiano di origine centroafricana, fermato una dozzina di giorni dopo.

Arrestato sindaco Montagnareale. Andando a ritroso, il 20 ottobre ai domiciliari il sindaco di Montagnareale Rosario Sidoti, 52 anni. Per Procura e Gdf, avrebbe realizzato un sistema per distrarre fondi da società in fallimento. Disposto il divieto di esercitare impresa a 9 familiari, sequestrati conti bancari e immobili a Taormina e Librizzi.

Ancora incidenti mortali. Il 3 ottobre, al Pronto soccorso di Milazzo, muore Maria Salmeri, 76 anni; il 9 ottobre Antonio Utano, 77 anni, al Papardo di Messina; il 31 ottobre, sulla Statale 114, a Galati, schianto fatale al centauro Sandro Galeani, 55 anni. Il 5 ottobre non ce la fa l’operaio agrigentino Gaspare Rallo, 55 anni, schiacciato da un cancello nell’area ex Asi di Pace del Mela. Il 19 ottobre, a Stromboli, cade dal tetto di un edificio e muore il 59enne Gaetano Palino, libero professionista del settore dell’impiantistica elettrica e tv.

Novembre

Progetti di riqualificazione. Nuovo look a luoghi spesso dimenticati. Un programma, quello ideato dall’assessora Carlotta Previti, con ForestaMe, finalizzato ad una transizione ecologica grazie ad azioni innovative di riforestazione urbana su tutto il territorio comunale. Otto i progetti: riqualificazione dell’asta fluviale Gazzi; riqualificazione del lungomare di S. Margherita; riabilitazione del Parco Aldo Moro; realizzazione di nuovi spazi di verde urbano (alcuni dei quali ricadono nei villaggi); rinaturalizzazione di alcuni nuclei extraurbani, come i borghi di Molino, Giampilieri e S. Stefano Medio; rinaturalizzazione a verde dei vicoli dei nuclei extraurbani, ossia dei borghi di Altolia-S. Margherita-S. Stefano Briga-Briga-Pezzolo-Mili S. Marco-Mili S. Pietro-Tipoldo-Larderia Inferiore-Larderia Superiore; sistema di linee verdi (strade e viali alberati) di alcuni settori della città quali sottomultipli della prevista realizzazione di viali alberati dell’intera città (zona a monte e zona a valle del viale S. Martino).

Sì al piano di Riequilibrio. Il 9 novembre, sì da Roma al Piano di riequilibrio del Comune. La palla passa alla Corte dei conti regionale. Il 24 novembre, il consiglio comunale approva il conto consuntivo 2021 che spiana la strada al Piano di 500 assunzioni predisposto dalla Giunta Basile.

Violenze su detenuti a Reggio: indagati anche 4 messinesi. Anche quattro agenti messinesi indagati nell’ambito di un’attività investigativa della Procura di Reggio Calabria su presunte torture di detenuti nell’Istituto penitenziario Panzera. Uno è di Messina, uno di Barcellona, due di Sant’Agata Militello. Sotto la lente violenze e sopraffazioni fisiche.

Dicembre

Un progetto per il Ponte. Conto finalmente che entro due anni si posi la prima pietra dopo cinquant’anni di chiacchiere». Così il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini assicura il 22 dicembre sul progetto per il Ponte sullo Stretto. «Quando mi metto in testa una cosa la faccio», aggiunge il leader della Lega, secondo il quale «costa di più non farlo che farlo» e perché «i siciliani hanno diritto ad un collegamento stabile per lavorare e studiare, e toglierebbe tantissimo inquinamento nell’aria e nel mare».

Tre messinesi uccisi all'estero. Le comunità della città dello Stretto e della provincia sono scosse da due diverse tragedie che maturano a stretto giro, l’una in Inghilterra, l’altra in Germania. Nino Calabró e Francesca Di Dio erano originari di Barcellona Pozzo di Gotto e Montagnareale. I loro corpi privi di vita vengono trovati il 21 dicembre, alle 14.10, nella loro casa di Thornaby, sulla riva ovest del fiume Tess, nella contea dello Yorkshire. Sono stati ammazzati a martellate. Fidanzati dal settembre 2019, si trovavano in Inghilterra, dove Nino – 25 anni – aveva trovato lavoro come croupier al Grovesnor Casinò di Stockton. Francesca, 20 anni, l'aveva raggiunto per trascorrere insieme le festività natalizie. Qualche giorno dopo, la polizia arresta Andrea Cardinale, un 21enne palermitano anch’egli croupier e collega di Nino. Il presunto assassino era anche suo coinquilino. Stando alle indagini, li avrebbe massacrati per motivi che restano ancora misteriosi.
Il 23 dicembre un’altra terribile notizia: ad Albstadt, cittadina di 45mila abitanti a 100 km da Stoccarda, assassinati Christian Zoda, 23 anni, originario di Messina come i genitori, e l’amica Sandra Quarta, 20enne di Novoli, in Puglia. Arrestato per il duplice omicidio Michele Quarta, 52 anni, zio di Sandra. Quest’ultimo prima ha ucciso la nipote e l'ha seppellita in giardino. Mentre tutti la stavano cercando, ha teso un agguato all'amico della ragazza che stava indagando per trovarla. Adesso è rinchiuso in carcere in Germania, e nell’interrogatorio non ha spiegato perché abbia ammazzato la figlia di suo fratello. E perché abbia giustiziato a colpi di pistola un ragazzo di appena 23 anni.

Annullata condanna per l'untore. Il 20 dicembre la Corte d’appello di Messina annulla la condanna al 58enne Luigi De Domenico, sieropositivo accusato d’omicidio. C’è un vizio di forma dopo i 22 anni inflitti all’imputato: due dei giurati, in primo grado, avevano superato i 65 anni d’età.

Bombe d'acqua. Il 3 dicembre “bombe d’acqua” su Barcellona, Milazzo e Terme Vigliatore. È la prima delle tre città tirreniche a subire i maggiori danni: il rione S. Antonio rivive l’incubo dell’esondazione delle saie. Paura per la piena del Longano.

Assolto De Luca. Il 19 dicembre Cateno De Luca è assolto anche in appello nel processo per la presunta evasione fiscale del Caf-Fenapi. L’Agenzia delle entrate condannata a pagare le spese del giudizio.

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