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Dramma a Taormina, non ce l'ha fatta il ciclista coinvolto in un incidente ad aprile

Giovanni Boccaccio non ce l'ha fatta. È morto nelle ore che precedevano il Capodanno il 46enne messinese, vittima di un grave incidente avvenuto il 3 aprile del 2022 nella Via Mario e Nicolò Garipoli a Taormina, lungo la bretella dell'autostrada A18. Boccaccio stava percorrendo in discesa l'arteria taorminese insieme ad una comitiva di 18 ciclisti del Barbagianni's Team, una società di Messina. Era una passeggiata come tante altre, all'insegna del relax e della spensieratezza quando all'improvviso, intorno alle 9.30 del mattino, il gruppo si è trovato contro una Ford Mondeo che invece era diretta verso il centro della località turistica, con alla guida un 70enne di Carini. 
 
Pochi istanti hanno stravolto la vita di Giovanni Boccaccio, si è rivelato fatale l'impatto con quella macchina, che ha cambiato per sempre il destino di questo malcapitato 46 anni ma ha segnato anche gli altri ciclisti che hanno vissuto una drammatica esperienza ed il cui pensiero in questi mesi è sempre andato al loro amico. Nello scontro del 3 aprile 2022 rimasero feriti 8 ciclisti e a riportare le conseguenze più pesanti fu proprio Boccaccio, costretto ad un ricovero d'urgenza, in ospedale, al Cannizzaro di Catania. Da quel momento il coma e un lungo periodo di sofferenza, con l'incrollabile speranza dei suoi cari in una svolta che purtroppo si è poi spenta nelle scorse ore.   
 
Attorno a Giovanni si sono stretti familiari, amici e conoscenti e l'uomo ha lottato con tutte le sue forze per 9 mesi per cercare di riprendersi ma il 31 dicembre è arrivata l'amara notizia della sua morte. L'uomo era uno stimato lavoratore del settore dell'edilizia, attento ed amorevole verso i suoi affetti, un esemplare padre di famiglia. 
 
Cordoglio è stato espresso, in un messaggio pubblico, in particolare, dagli amici del "Barbagianni's Team Messina", presieduto da Carmelo D'Amico. "Il nostro Giovanni è volato via. Era uscito di casa con la gioia di trascorrere una lieta giornata, ma la triste signora nascosta tra le anse di una maledetta curva era pronta a fendere la sua falce. A nulla sono valse le nostre preghiere, invocazioni, suppliche il cerchio per lui purtroppo si è chiuso. Tante cose ancora gli restavano da compiere su questa terra, vedere crescere i figli, rendere felici le persone con la sua arte, gioire e far gioire delle piccole cose che la vita terrena ci riserva, invecchiare serenamente con la sua Katia. L'Altissimo però per lui aveva  altri programmi. Vola alto Barbagianni, dispiega le tue forti ali, sfodera gli artigli e farti valere anche lassù. Veglia sulla tua famiglia e su tutti noi, che con te abbiamo condiviso tanti bellissimi momenti che però hai pagato a caro prezzo. Ciao Giovanni". 

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