Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Tre messinesi uccisi all'estero in poche ore: è mistero sulle morti di Christian, Nino e Francesca

Due casi, due nazioni diverse, un unico denominatore comune: sono di Messina tre delle quattro vittime di due fatti di sangue avvenuti nel giro di poche ore l'uno dall'altro.

Nino e Francesca, i fidanzati uccisi in Inghilterra

Prima la notizia dell'uccisione dei fidanzati Nino Calabrò e Francesca Di Dio in Inghilterra.

Lui di Barcellona, lavorava come croupier al Grovesnor Casinò di Stockton. Lei di Montagnareale, lo aveva raggiunto per trascorrere insieme le festività natalizie, anche per testare la situazione in vista di un suo prossimo trasferimento.

Da due giorni i fidanzati non rispondevano alle telefonate dei genitori e questo aveva fatto scattare l'allarme. A trovare i corpi senza vita di Nino e Francesca sono stati alcuni amici. Nel frattempo è stata avviata un'indagine per omicidio dopo il ritrovamento dei due corpi intorno alle 14 di mercoledì. Da quanto si apprende, per il duplice omicidio le autorità inglesi avrebbero fermato il coinquilino di lui, un giovane siciliano con problemi psichici.

Christian ammazzato in Germania

Negli stessi istanti, in un'altra parte d'Europa, un altro messinese,  è stato ammazzato a colpi di pistola da un 52enne italiano, al momento unico sospettato per il delitto. Si tratta di Chrstian Zoda, 23 anni, originario di Messina, quartiere Annunziata dove ancora risiede la madre. La vicenda, ancora ammantata di mistero (forse un movente passionale all'origine), comincia con la scomparsa di Sandra Quarta, una giovane donna di 20 anni poi trovata morta e sepolta nel giardino dello stesso uomo (che della ragazza è lo zio) sospettato dell'omicidio di Zoda.

Cominciano ad emergere connessioni fra i 3, dal momento che il 52enne fermato dopo la sparatoria (mentre ancora era in possesso dell'arma con cui aveva fatto fuoco) pare avesse legami con la ragazza (è stato proprio lui a farne ritrovare il corpo).

 

 

Caricamento commenti

Commenta la notizia