Anche il secondo step si è concluso e ora manca solo la discesa verso il traguardo della consegna. Non sono mancati i ritardi, oramai fisiologici nelle opere pubbliche, ma adesso il ritmo sembra quello più consono ad una chiusura del cantiere entro la primavera. La restituzione alla città della Galleria Vittorio Emanuele al massimo del suo splendore e del suo potenziale, mai realmente espresso, è stata avviata nel corso del 2021. A gennaio scorso, le opere esterne sulla copertura sono state concluse e si sarebbe dovuto passare agli interni. In concomitanza con le dimissioni di Cateno De Luca, però, il cantiere ha subìto un grosso rallentamento. Quasi uno stop. Poi, poco prima dell’estate, la ripresa delle attività con gli ultimi ritocchi al tetto e con il posizionamento delle telecamere di videosorveglianza che sono state tutte attivate.
Quelle opere sulla volta adesso sono terminate. Giusto ieri gli ultimi ritocchi e poi il cantiere è andato in pausa natalizia anche per poter consentire il pieno utilizzo del prezioso “corridoio” artistico.
L’ultimo più significativo intervento è stato quello sulla cupola. Il nucleo dell’intera galleria è stato rimesso a nuovo, non solo dal punto di vista strutturale ma anche artistico. Un ripristino che ha cambiato l’aspetto di tutta la volta, oltre che darne sicurezza, eliminando le pericolose infiltrazioni che hanno segnato, per troppi anni, anche le colonne della struttura inaugurata alla vigilia di Ferragosto del 1929.
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