Eccola la nuova Fiera. Sembra già di vederla. I bimbi che corrono dietro ad un pallone, i nonni che li guardano a distanza e commentano i fatti del giorno. Con le cuffie una coppia fa jogging, mentre un gruppo di studenti pranza sulla balconata che guarda lo Stretto. Occorrerà aspettare, almeno, la prossima estate per vedere questa che, sì, sarà una rivoluzione non solo per quell’area ma per tutta una città.
Da troppo tempo quell’affaccio a mare è ridotto ad un deposito abbandonato dei ricordi di almeno tre generazione, le ultime ad aver visto la Fiera, quella vera. Adesso, l’Autorità di Sistema portuale dello Stretto ha rotto ogni indugio storico per poter dare una seconda vita all’area. Quella che conosceranno le prossime due generazioni.
C’è un piano principale, quello del concorso di progettazione per la riqualificazione dell’intero waterfront dall’Annunziata a Boccetta e poi un prologo, quello che riguarda la sola Fiera, che diventerà parte integrante dell’asset principale. Ed è questo quello che è stato presentato ieri nella sede dell’Authority con il presidente Mario Mega a fare gli onori di casa, il sindaco Federico Basile pronto a scartare il regalo e il progettista Giovanni Lazzari, entusiasta della sua creazione.
L’idea è quella di anticipare l’intervento che potrà venire fuori dallo sviluppo del grande concorso di progettazione, con uno “stralcio” che possa dare subito alla città una passeggiata a mare degna di questo nome. Quel luogo vista Stretto che la città si è negato in maniera insensata. Si tratta di un’operazione di 4 milioni di euro, che poi sarà la base dell’intervento che sarà previsto dal “piano principale” per il quale è atteso ai primi di gennaio la pubblicazione della gara.
L’architetto Giovanni Lazzari, ha lavorato un paio di mesi per creare la visione della nuova Fiera. Aveva a disposizione tutta l’area che oggi non è occupata dai grandi padiglioni. 25mila metri quadri, fra i più preziosi perché sono i più vicini al mare, quelli in cui si può fare la differenza. Delle parti abbattute un paio di anni fa non restano che i cumuli di materiale di risulta. Frutto di un appalto chiuso prima del previsto, adesso, quella montagna di pietrame e calcestruzzo potrà essere eliminata per concentrasi, invece, sull’onda verde che è stata immaginata per la seconda vita della Fiera.
A dominare l’area è la serie di dune verdi che rendono ondulato il profilo del grande spazio a disposizione di chi frequenterà lo spazio. Saranno alte al massimo 50 cm ma daranno l’idea di un parco, prima che di un prato cittadino. 6000 metri quadri saranno a verde e seimila saranno anche le piante che saranno messe a dimora. Ci sarà spazio anche per un laghetto con l’immancabile ponticello. E poi viali nel verde, oltre al camminamento vista mare. Già, perché una delle due vere grandi novità rispetto all’attuale layout è quella che tutta la vegetazione che faceva da barriera rispetto alla vista dello Stretto, non ci sarà più. Un open space visivo che sarà esaltato da un’illuminazione che renderà unico anche lo spettacolo notturno. E poi per ammirarne ancora di più la bellezza, ci saranno anche tre grandi balconi sullo Stretto. 1300 metri quadri dai quali affacciarsi sospesi sul mare e con una vista con pochi eguali. Vedrete, sarà uno degli sfondi preferiti delle foto e dei selfie di turisti, croceristi e dei messinesi.
Ma la seconda grande novità è quella dell’apertura dell’area. Già perché, la Fiera è stata storicamente uno spazio, di regola, chiuso ed eccezionalmente aperto per le rassegne e le varie iniziative. Adesso diventerà un parco urbano aperto h24, fruibile sempre, non un mese l’anno. Due gli ingressi: quello tradizionale del portale che sarà privato dei cancelli. E poi quello nuovo che sarà dalla parte opposta, all’altezza dell’incrocio con il viale Giostra. La cancellata del resto del viale della Libertà, per il momento, rimarrà, ma non sarà quello a cambiare la percezione di apertura alla città. Rispetto all’assetto originario, proprio all’altezza del confine con il serpentone della Caronte, nascerà uno grandissimo spazio a verde. Questo grazie alla demolizione di un paio di padiglioni pericolanti che lasceranno spazio, fra l’altro, a un campo da basket ed un’area di sgambatura per i cani. E in fondo sarà anche riqualificata una spiaggia, sconosciuta ai più, che oggi è occupata da barche di pescatori. Nella zona centrale anche un parco giochi per bambini e anche un’area per il fitness. «Abbiamo immaginato anche due chioschi adeguati al contesto – dice il progettista Lazzari – che possono divenire dei luoghi di ristoro. L’intera area sarà videosorvegliata e i viali accessibili anche agli ipovedenti». E i tempi? in questo caso risponde il presidente Mega. «Ci vogliono sette mesi per i lavori e un paio per le autorizzazioni. Il progetto è già praticamente esecutivo e presto potremo passare alla gara d’appalto. Vorremmo consegnarlo il prossimo autunno». Ma l’architetto Lazzari, ha una speranza più ottimistica. Quella di fare una consegna parziale in vista dell’estate e poi finire l’opera, per esempio con le balconate, in autunno. E il sindaco? «La cosa più bella sarà non avere più quei cancelli. A quel punto davvero la Fiera sarà un pezzo di Messina».
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