«Siamo disperati. Abbiamo perso tutto quello che c’era nel garage. Due autovetture e due ciclomotori. Senza considerare le conserve alimentari che avevano sistemato. E l’amarezza scaturisce dal fatto che difficilmente vedremo un euro». Hanno accolto la prefetta, il sindaco e le altre istituzioni con le lacrime agli occhi gli abitanti del residence Avvenire, di via Ciantro, sei palazzine letteralmente aggredite dal nubifragio di sabato. «Eccellenza, ci siamo ritrovati con l’acqua alta oltre due metri nei vani garage e cantine – aggiunge Francesco Russo – . Abbiamo cercato di bloccare quella massa d’acqua ma è stato impossibile e ad un certo punto siamo stati costretti a fuggire». «La forza dell’acqua ha sommerso le autovetture spostandole dalla loro ubicazione – aggiunge Rosario Maio –. Nelle cantine è riuscita a sfondare le porte di accesso sollevando pesi di oltre cento chili e mobili, sradicando i lavelli dai muri. È riuscita a sfondare la parete di confine tra due palazzine adiacenti. «Sempre nel vano garage, si è sollevata la pavimentazione per diversi metri quadrati». Ma ad un certo punto c’è stato anche il black out – come ricorda Jenny Maio –. «Si sono allagati i vani contatori luce e linee telefoniche lasciando le abitazioni al buio e isolate. Grazie all’aiuto dei volontari della protezione civile intervenuta con i loro mezzi, dei volontari di Rometta e di Giardini Naxos si è riusciti a far defluire l’acqua dopo circa 12 ore di lavoro. Adesso possiamo avviarci alla reale conta dei danni strutturali delle palazzine e dei beni perduti». In un angolo dei garage visitati dal prefetto Cosima Di Stani un albero di Natale in plastica e gli addobbi. «Non sono riuscito a salirlo a casa – afferma Mario Andaloro –.Volevo farlo nel pomeriggio vista la giornata di brutto tempo, ma non pensavo a questo finimondo. Altre volte era successo che ci siamo allagati, ma mai così». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina