Prosegue davanti al gup Leanza l’udienza preliminare sul tragico destino dell’avvocata Olga Cancellieri, morta in un incidente stradale accaduto tra via Centonze e via del Vespro nel novembre del 2021, che vede coinvolto con l’accusa di omicidio stradale il centauro che si scontrò con lo scooter guidato dalla professionista, il 26enne Lorenzo Sciabbà. Ieri mattina il gup ha preso atto che il responsabile civile, la compagnia assicurativa Sogessur s.a., ritualmente citato, non è comparso. L’avvocato Giovanni Caroè, difensore dell’imputato, ha avanzato nuovamente richiesta di messa alla prova. Il pm Marco Accolla e la parte civile, l’avvocato Patrizia Picone, si sono però opposti. Il gup ha rigettato la richiesta ritenendola inammissibile. L’avvocato Caroè si è riservato di impugnare il provvedimento con la sentenza di primo grado ed ha formulato richiesta di rito abbreviato. Il procedimento è stato quindi rinviato per la discussione all’udienza del 6 febbraio prossimo. Il sostituto procuratore Marco Accolla ipotizza a carico di Sciabbà il reato di omicidio stradale, perché procedeva «... ad una velocità di 75 km/h, superiore al limite consentito (pari a 50 km/h trattandosi di centro urbano)». Tutto questo è il frutto delle valutazioni relative all’esito delle perizie tecniche sui due mezzi e sulla scena dell’impatto, e poi delle risultanze dell’autopsia. C’è stato un filone dell’inchiesta che si è occupato dei clamorosi ritardi che si registrarono nei soccorsi, che però a quanto pare non hanno portato a nessun risultato sul piano della rilevanza penale.