Non si era mai vista una manifestazione corale così partecipata, come quella di ieri, per chiedere al Governo regionale ed ai vertici dell'Asp di Messina, che ignorano le richieste di aiuto evitando il confronto con il Consiglio comunale, la riapertura di un ospedale con reparti e servizi efficienti e soprattutto di un Pronto soccorso in grado di affrontare le emergenze urgenze di un territorio vasto. Sono state stimate quasi 5 mila presenze di persone di ogni età, tra cui anche alcune famiglie di vittime di una sanità negata, che hanno sfilato in corteo da Piazza Duomo fino all'ingresso del Pronto soccorso del Cutroni Zodda. I cittadini di un territorio che comprende Barcellona e altri 12 Comuni del comprensorio, molti dei quali montani e dell'entroterra. Una manifestazione senza colori politici, che ha coinvolto una pluralità e varietà di persone senza precedenti, a partire dai bambini di una Materna che le insegnanti hanno fatto sostare sul marciapiede per far comprendere anche a loro che i più grandi si battevano per avere un ospedale, ai ragazzi delle superiori della città, fino ai frati minori francescani in corteo per l'ospedale, assieme al vicario foraneo don Giuseppe Currò ed ai sindaci dei 13 Comuni che fanno parte del Distretto socio sanitario. Tra loro amministratori comunali e consiglieri, e tanti cittadini scesi in campo per avere un Presidio che garantisca sicurezza per tutti e che salvi vite umane. Oltre agli studenti, notevole è stata l'adesione delle associazioni cattoliche, del volontariato, culturali e di promozione sociale: oltre 50 adesioni. Significative le presenze delle forze sindacali. Cgil, Cisl e Uil, rappresentati dai rispettivi dirigenti provinciali e da numerosi attivisti che hanno imbandierato il corteo. Al via in piazza Duomo si sono ritrovati, insieme, il sindaco di Barcellona Pinuccio Calabrò insieme all'ex sindaco degli anni 90 Francesco Speciale che ha aderito alla protesta ed al Comitato per l'ospedale che ha indetto la grande manifestazione. E lo spirito della manifestazione è stato spiegato all'avvio del corteo dal sindacalista Salvatore Chiofalo. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina